Delicata e preziosa, l’artiere che incontriamo in questo articolo: Francesca Pizzo, in arte Cristallo. Dopo l’esperienza nel duo Melampus, inaugura il concept solista in lingua italiana a nome Cristallo. A fine 2019 pubblica i singoli “Cosa C’è” e “Falena”, mentre a maggio del 2020 pubblica “Casa di Vetro”.
Anticipato nel corso dell’ultimo anno da quattro dei cinque brani che lo compongono, il nuovo EP di Cristallo si intitola “Piano B” (Blackcandy Produzioni) ed è disponibile in digitale dall’8 dicembre.
Come è nata la tua passione per la musica?
In casa mio padre ha sempre ascoltato molta musica e fin dai miei primissimi anni di vita ho ascoltato Beatles, Billie Holiday, Phil Collins, Ray Charles e molti altri.
Cosa significa e come è nato il nome Cristallo?
Sono una grande appassionata di cristalli e pietre dure. Invece di scegliere il nome di una pietra in particolare ho optato per Cristallo perché le comprende tutte.
Come è stato concepito il lavoro Piano B?
La scorsa primavera doveva uscire il mio primo albumma la pandemia ha bloccato tutto. Ho deciso allora di pubblicare cinque dei dieci brani del albumin questo ep digitale per rimanere in contatto con il mio percorso e non fermarmi per chissà quanto ancora.
Quali sono le tue influenze artistiche?
È una domanda complessa. Posso dirti che leggo molto e ascolto molta musica. Ma non saprei indicare influenze specifiche. Tra i miei ascolti più recenti ci sono Matt Berninger, Fiona Apple, Deradoorian.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
A parte il concept Melampus dal quale provengo, per la tracklist di questo ep ho collaborato con due studi in cui ho registrato e arrangiato ogni pezzo. Bluemoon studio a Firenze e Edac studio a Como.
E la collaborazione con l’etichetta Black Candy Produzioni nel tuo lavoro in promozione?
Da quando ho iniziato questo percorso solista sotto il nome di Cristallo, ho la fortuna di fare parte della grande famiglia Black Candy.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere con la tua arte?
Mi interessa proporre un punto di vista personale, nient’altro. Credo sia tutto quello che un cantautore possa desiderare.
Come stai vivendo da artiere e da persona questo momento del covid-19?
Tengo duro, come tutti. Rispetto le regole e spero che la tensione si allenti presto. Dal punto di vista artistico sto affrontando le stesse difficoltà di centinaia di colleghi che all’improvviso non possono più fare il proprio lavoro. È un momento difficile.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
A inizio estate uscirà qualcosa di nuovo e ovviamente spero di riprendere a suonare dal vivo in fretta.