Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Giada Rubino, artista poliedrica che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Confusione”, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Giada Rubino, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Giada Rubino si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Giada Rubino!
Com’è nata la tua passione per la musica?
Non c’è una risposta concreta a questa domanda, posso solo dire che è nata insieme a me. Sin da piccolina dicevo ai miei genitori che “da grande” volevo fare la “cantante”.
Cosa significa e com’è nato il nome Giada Rubino e il suo personaggio, il suo sound?
Giada Rubino è il mio nome di battesimo. Penso di non avere un personaggio, ma mi definisco semplicemente me stessa. Stessa cosa vale per il mio modo di cantare e di esprimermi.
A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per “Confusione”?
Confusione è stata scritta poco dopo aver chiuso una storia che faceva tanto male; da qui l’ispirazione.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Attualmente no, ma non nascondo che in futuro potrei farlo.
Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!
Ho iniziato a studiare canto all’età di 11 anni, mi sono diplomata al liceo musicale di Palermo, e dopo qualche anno di pausa in cui mi sono dedicata ad altro ho ripreso a studiare 4 anni fa. Dopo esser stata lontana qualche anno in modo ufficiale dalla musica, avevo paura di non essere più all’altezza per riprendere e procrastinavo, ma la voglia di riprendere era sempre viva, e per fortuna ha vinto lei.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Le emozioni. L’arte, come in questo caso la musica, è un mezzo di comunicazione importante e come tale deve raccontare verità, situazioni di vita in cui si possono rivedere tutti.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
L’anno scorso ho pubblicato il mio primo inedito “Libera senza paure”, brano autobiografico; il brano racconta l’amore per la musica nonostante le fragilità interiori.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che i testi abbiano perso un po’ di profondità, la musica di oggi si concentra maggiormente sul ritmo e sulla melodia; quindi cambierei questo aspetto, darei più voce alle emozioni.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
“Libera senza paure”, altro mio inedito.