Da Domani vinco io a tutta la sua vita, giù la maschera per Monica Lazazzara

Da Domani vinco io a tutta la sua vita, giù la maschera per Monica Lazazzara

Onorati e privilegiati, diamo il benvenuto a Monica Lazazzara , artista poliedrica che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Domani vinco io, pubblichiamo con gratitudine l’intervista a Monica Lazazzara , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Monica Lazazzara si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Monica Lazazzara !

Com’è nata tua la passione per la musica?

Non so dire di preciso quando è nata la mia passione per la musica, penso dalla nascita, i miei genitori mi hanno raccontato che da piccola (non avevo neanche un anno),non mi addormentavo se non mettevano la musica di Laura Pausini o di Adriano Celentano, crescendo mi divertivo ad imitare i cantanti famosi nel salotto di casa e nel periodo delle elementari ho chiesto di entrare nel coro della chiesa del mio paese. Ho iniziato a studiare canto all’età di 13 anni, perché decisi di iscrivermi al liceo musicale. Ora sto per laurearmi in conservatorio in canto pop/rock, quindi si, penso che la musica faccia parte di me da sempre.

Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è Monica Lazazzara e il suo personaggio?

Monica Lazazzara è una persona a cui piace molto ridere, una persona che forse si sente più a suo agio da sola che con la gente, molto sensibile, ma soprattutto molto empatica ed ingenua, vede del buono in tutto e tutti e questo non sempre è un bene.

Il suo personaggio si mostra solo in pubblico, è molto insicuro e la paura del giudizio lo blocca nel fare la maggior parte delle cose, non ha mai osato, non è mai andato al di fuori della sua confort zone.

Come descriveresti la nascita di Domani vinco io?

Un’anno fa ho fatto un provino per una casa di produzione chiamata Up Music, passando il provino ho avuto la possibilità di scrivere una canzone. Purtroppo non so scrivere, o meglio, non ci ho mai provato. Quindi Vittorio Valenti si è messo a disposizione per aiutarmi con la scrittura del pezzo. Io fin da subito sapevo di cosa doveva parlare la canzone, ho sempre avuto difficoltà nell’esprimermi con le parole, allora perché non tirare tutto quello che ho fuori cantando?

Volevo che la canzone parlasse di tutte le ansie e paure che una persona può provare, ma soprattutto volevo che incitasse la gente e soprattutto me stessa a superare questi ostacoli. Sono contenta che Vittorio abbia capito al primo colpo quello che volevo raccontare con questa canzone. 

E com’è nato il suo videoclip?

Non so se realizzerò mai un videoclip, chissà magari sarà il prossimo passo da fare.

È prevista l’uscita di un disco?

Al momento non è prevista l’uscita di un disco, come dicevo prima non ho mai provato a scrivere musica, quindi o devo iniziare a provarci o devo trovare qualcuno che scriva per me.

Cos’è per te l’arte, la musica?

Per me l’arte e la musica sono forme di comunicazione e di sfogo per chiunque le pratichi, non esiste una danza, un dipinto o una canzone senza un significato o un tema ben preciso.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Grazie ai miei genitori, da piccola ascoltavo molta musica italiana, come quella di Antonello Venditti, Adriano Celentano, Fausto Leali e molti altri. Crescendo mi sono appassionata a Giorgia, Elisa, Tiziano Ferro e Marco Mengoni. Ma ora sono molto più vicina alla musica straniera, mi piace molto ascoltare JP Cooper o Jacob Collier e amo qualsiasi cosa sia corale.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

La prima collaborazione è stata con il team di Up Music per la realizzazione di “Domani vinco io”.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Vorrei che la mia musica possa arrivare a chi ne ha più bisogno, e che chiunque ascolti la mia musica possa sentirsi sempre compreso.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Come dicevo prima, “Domani vinco io” è il mio primo singolo, spero ce ne siano altri in futuro!

Per quanto riguarda i concerti invece, faccio parte di diverse situazioni musicali, come la corale “Respiro Sonoro”, un gruppo formato da sole donne, eccetto il nostro pianista e Direttore, con loro facciamo un repertorio più liturgico, ci esibiamo spesso per eventi religiosi come il Natale o altre occasioni sempre legate alla chiesa; faccio parte di una funky/blues band, con cui ci esibiamo in pub, locali e anche piazze e il gruppo con cui sono cresciuta, non solo fisicamente ma anche caratterialmente, è il coro Gospel “The Joyfull Chorus For Mariagrazia Baldassarre”, con loro ho avuto modo di esibirmi in svariati paesi della Puglia, Basilicata, Molise e Campania.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Penso che oggi ci si concentri troppo sul creare un personaggio che possa attirare l’attenzione dell’ascoltatore e si presti troppa poca attenzione su quello che la persona voglia esprimere.

Sono molto spaventata sul futuro della musica, ora grazie all’intelligenza artificiale chiunque può scrivere una canzone e grazie all’autotune, chiunque può cantare, ovviamente questo non è stato inventato di certo ora, esiste da tanto ormai, ma ora penso che si stia facendo un uso sbagliato. Sono d’accordo se l’autotune venga utilizzato come una forma stilistica, ma non per un miglioramento vocale.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

“Domai vinco io” è il mio primo singolo, quindi di mio non ho altro da consigliarvi, però ci terrei mosto a consigliarvi tre cantautori bravissimi, che ci donano esperienze e momenti della loro vita vissuta, che però quando le ascolti, queste diventano anche un po’ tue, perché raccontano momenti della vita che prima o poi tutti vivremo. Vi consiglio “Sola” di Marta Vitale, “Voglio andare via” di Cristian Larocca e il primo Ep di MallGa chiamato “Michelangelo”.

Quali sono i tuoi programmi futuri?

Innanzitutto, laurearmi in conservatorio, dopodiché mi piacerebbe iniziare a cimentarmi nella scrittura e iniziare nuovi progetti musicali.