Straordinaria e interessante intervista oggi a Sibla, al secolo Marco Blasi, artista poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Normale, pubblichiamo con gratitudine l’intervista a Sibla, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica, Sibla si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con AbacusWeb, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Sibla!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica nasce da piccolo , grazie a due genitori che ne abusavano… Poi quasi per gioco è nata la passione per la scrittura alle superiori mentre finite quelle ho iniziato a trattarla come un lavoro per ottenere risultati sempre migliori e sognare grandi cose, ho fatto diventare la musica da un gioco a un sogno, ora manca solo farlo diventare realtà.
Com’è nato “Sibla” e il suo personaggio, il suo sound?
Sibla ènato per necessità, la necessità di uscire dall’ordinario e smettere di seguire gli ideali di una vita standard , in realtà il personaggio non c’è , perché Sibla è Marco e marco è Sibla.
Per quanto riguarda il sound invece possiamo dire che questo suono specifico è quello più naturale che io possa avere, non c’è mai stata un effettiva ricerca di suono migliore perché nel momento in cui ci provavo uscivano risultati non appaganti, quindi ho continuato “con il cuore” e non con il cervello.
Come è stato concepito il lavoro Normale?
“Normale” è nata come tutti gli altri pezzi: ricevo il beat, immagino già le linee melodiche e le registro nel mio studio. Alcuni episodi, accaduti in quello specifico momento della mia vita, mi hanno aiutato a scrivere il testo che esprime pienamente le sensazioni di quel periodo.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Il lavoro è stato valorizzato da un video che esprime molto bene quello che volevo comunicare con il testo, è girato nel posto dove sono nato Vigevano, molto presto potrete vederlo e rivederlo, direzione di Luigi Naro.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Questo è un singolo, non c’è ancora un album vero e proprio, però c’è un lavoro che sicuramente sfocerà in quello… ho tante cose da dire e voglio dirle tutte.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Il percorso è stato strano, non ho ancora avuto un cambiamento reale nella mia vita dato dalla musica, posso dire che mi ha fatto trovare molti amici, molto fratelli e mi ha preparato alla vita, come in ogni settore trovi chi ti apprezza, chi ti vuole bene, chi se ne approfitta e vuole solo il prodotto finale senza magari avere chiaro l’obbiettivo finale; però è bello questo mondo, esserci appena entrato mi carica e voglio rimanerci molto tempo.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Le mie influenze artiche arrivano un po’ ovunque, il mio vantaggio è che ascolto davvero tanta musica , tanto diversa; può essere che un giorno voglio fare rap, il giorno dopo reaggeton e il giorno dopo rock. Se devo sbilanciarmi sicuramente Lazza è l’artista che ascolto di più di tutti dall’inizio.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Collaborazioni ufficiali non ci sono ancora, oltre alle mie persone di fiducia e alla mia famiglia non ho avuto il piacere di collaborare con artisti del panorama, spero al più presto di poter usare una mia strofa in un pezzo di qualcuno, o di sentire una bella voce femminile insieme alla mia.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Con la mia arte voglio semplicemente tirare fuori delle cose che ho sempre tenuto dentro, delle volte faccio fatica a trovare le parole con le persone, nei testi invece è tutto naturale non ci sono pensieri, ci sono solo parole giuste nel punto e nel momento giusto. Voglio arrivare a tutte le persone, sono un ragazzo e le cose che provo le hanno provate molte altre persone come me, voglio far dire alle persone “quelle sensazioni le ho provate pure io”.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Questa è la mia prima pubblicazione sotto etichetta, ovviamente ci sono altri miei lavori in giro nel mio piccolo posso dire di aver fatto dei bei lavori, di aver vissuto delle belle esperienze. Mentre di live ne ho fatto uno bellissimo che mi ha fatto capire quanto è bello cantare di fronte alla gente… non vedo l’ora di rifare questa esperienza.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
La scena musicale italiana è ricca di talenti , molto fresca… Alla fine, oltre agli stili, c’è sempre qualcosa di nuovo e questo mi affascina, voglio farne parte anche io; non migliorerei nulla perché proprio ora stanno uscendo tanti giovani quindi: largo ai giovani e ne vedremo delle belle!
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Consiglio di ascoltarvi i lavori di K3 perché potrete sentire anche la mia voce; consiglio in generale tutti gli artisti emergenti di Bologna, il posto dove vivo e a cui tengo molto.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
La situazione covid è stata dura per la vita quotidiana, ma mi ha permesso di trovare il tempo per sviluppare la mia musica e imparare a produrre, quindi posso dire averlo sfruttato a mio favore.
Progetti a breve e lungo termine?
Ho sia progetti a breve che a lungo termine, per esempio il video di “Normale” uscirà a brevissimo: restate sintonizzati perché, come ho già detto, ho da dire tante cose e ci sono brani che vedranno presto luce…