Straordinaria e interessante intervista oggi a Chantal , artista poliedricA che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnatA nella promozione del lavoro “Passi”, condividiamo con piacere l’intervista a Chantal , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Chantal si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Chantal !
Com’è nata tua la passione per la musica?
Non ho ricordi di me senza musica. Se riguardo le videocassette di quando ero bambina, in un modo o nell’altro c’era sempre una canzone, un ritornello, una scena dove cantavo qualcosa. A due anni, il regalo che ricevetti dai miei genitori per il compleanno fu una mini tastiera con microfono incorporato. Immediatamente ho avuto la sensazione che la musica fosse qualcosa che mi apparteneva. Non era un interesse, era parte di me.
Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è Chantal e il suo personaggio?
Non faccio distinzioni. Non c’è una versione di me sul palco e una fuori. Non mi interessa costruire un personaggio o sembrare qualcosa di diverso: mi mostro per quella che sono e voglio che tutto sia autentico. Credo che oggi la verità arrivi molto più di qualunque maschera.
Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro “Passi”?
Passi è nato di getto, in quindici minuti, mentre strimpellavo alla tastiera. Ho iniziato a cantare un ritornello, poi le parole sono venute da sole. Era un periodo in cui avevo bisogno di capire come stavo, e per me il modo più naturale per farlo è scrivere. La musica è sempre stata il mio punto di comunicazione più diretto, la mia valvola di sfogo. Lì dentro c’è esattamente quello che sentivo in quel momento.
È prevista l’uscita di un disco?
Al momento non è prevista l’uscita di un disco, ma spero che questo brano rappresenti solo l’inizio di un percorso di crescita e evoluzione. Dunque, anche se per ora no, non si può mai dire mai.
Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!
Sono all’inizio. Da qualche mese frequento RC Voce Produzione di Cecilia Cesario e Rosario Canale, un percorso che mi sta formando sia dal punto di vista artistico che personale. È anche grazie al loro supporto e alla fiducia che mi hanno trasmesso se ho deciso di pubblicare questo primo brano. Tutto il resto è in costruzione: sto cercando la mia direzione, sperimentando, sbagliando, imparando. Ma sono sicura che la musica sia il giusto punto di partenza.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Sincerità, prima di tutto — anche quella che a volte fa male, che mette a disagio, che non sa come si dice ma sente che va detta. Scrivo per mettere ordine tra i pensieri, ma ciò che mi preme davvero è arrivare agli altri, sapere che qualcuno si rispecchia nelle mie parole, che le senta vere. Se una mia canzone fa sentire qualcuno meno solo, allora ha avuto senso scriverla.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Mi piacerebbe tanto ma per adesso no: questa è davvero la mia prima esperienza. Non ho mai partecipato a concorsi o fatto dei live. È un mondo tutto nuovo per me.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Ascolto musica italiana da sempre, senza precludermi nessun genere. Ogni stile ha qualcosa da dire. Penso che l’Italia sia piena di artisti incredibili, anche tra quelli poco conosciuti. Il problema è che non sempre chi ha talento ha spazio. Un aspetto che vorrei fosse più valorizzato è la presenza femminile nel panorama musicale. Spesso le playlist sono dominate da voci maschili, ma quando ascolto artiste come Madame, Elodie o Mara Sattei, mi rendo conto di quanto possa essere potente e significativa una voce femminile che ha qualcosa da esprimere. Mi auguro che queste voci siano accolte con più supporto e che vengano ascoltate con l’attenzione che meritano.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Al momento Passi è il mio primo brano, quindi non ho ancora altro da consigliare… è l’inizio di tutto. Spero che da qui possa partire un percorso pieno di musica da condividere.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Al momento non ho un piano preciso, sto cercando di vivere ogni esperienza con apertura e senza troppe aspettative. L’unica cosa di cui sono certa è sarà un percorso di crescita, artistica quanto personale. Passi rappresenta un inizio, e spero possa essere il primo passo verso qualcosa di più autentico e significativo.