Con grande piacere diamo il benvenuto a johara, artista poliedrica che ci sorprende coi suoi prodigi artistici. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro SGUARDI, leggiamo con curiosità l’intervista a johara, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, johara si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con PLATINUM LABEL SNC,Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a johara!
INTERVISTA IL BLOG DI ANDREA
Com’è nata tua la passione per la musica?
Io dico sempre che la mia passione per la musica è nata con me, perché non riesco a ricordare un momento della mia vita in cui io non abbia amato la musica o in cui essa non fosse presente. Non ho mai studiato canto, però ho capito quanto amassi la musica e cantare intorno ai 10 anni, quando ho iniziato anche a sviluppare e affinare i miei gusti musicali.
Passavo i pomeriggi interi ad ascoltare musica, a cantare le canzoni famose di quel momento, tanto che mia madre non mi sopportava più! Negli anni reinterpretare le canzoni è stato il mio modo di migliorare il modo in cui canto, volendomi sempre perfezionare. Partecipavo a tutto ciò che potevo: spettacoli a scuola, karaoke con mio padre… e durante le scuole superiori facevo anche parte di un gruppo canoro per volontariato! Non mi fermavo mai.
Quando ho iniziato a scrivere le mie canzoni è cambiato un po’ tutto… ho cominciato a concentrarmi sulla scrittura e su come scrivere dei testi buoni. All’inizio scrivevo solo testi in inglese, che adesso ho un po’ abbandonato, e tutto ciò che scrivevo non mi convinceva, lo tenevo per me e non avrei voluto farlo sentire a nessuno.
Un giorno però, durante il primo lockdown, ho scritto una canzone che volevo fare sentire a tutti, e questa canzone (che non è ancora uscita) è quella che mi ha portato all’incontro con la Platinum Label, la mia attuale Etichetta Discografica.
Descrivi “johara” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Prima di uscire con il mio primo singolo, mi è stato chiesto se volessi usare un nome d’arte: ci ho pensato e ripensato, avevo anche delle idee, ma niente mi convinceva perché volevo tenere il mio nome, johara.
“johara” è la parte più artistica della mia persona, della Johara “vera”.
“johara” è emotiva, forte, una sognatrice ad occhi aperti, forse ancora un po’ troppo timida e insicura… “johara” è complessa.
A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per SGUARDI?
Generalmente scrivo perché sento l’esigenza di scrivere, o appunto mi viene l’ispirazione.
“Sguardi”, però, si tratta di un progetto speciale, in cui volevo esplorare il mio lato artistico da un altro punto di vista.
Ho scritto il testo, che trovo sia il più profondo tra le mie canzoni, insieme a Obed Akatiah, in arte Goldnboyobi, uno dei miei due Producer.
Era la prima volta che scrivevo un brano con qualcun altro e devo dire che sono davvero contenta del risultato.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Sì, abbiamo realizzato un videoclip perché il mio team ed io lo abbiamo ritenuto necessario per ripartire dopo così tanti mesi dalla mia ultima uscita.
Penso che questo sia il video più bello che abbiamo realizzato finora, è coerente con il brano ed è anche molto emozionante.
Le ballerine, che rappresentano la relazione amorosa in cui si trovava la protagonista del brano, sono riuscite a esprimere con la loro coreografia la tossicità di questa storia d’amore, e lo hanno fatto benissimo.
Le scene in cui sono presente io rappresentano il periodo di smarrimento e di tristezza in cui si trova la protagonista dopo aver messo fine alla relazione con il partner e, alla fine, la guarigione, il voltare pagina, la rinascita.
Sono molto fiera del risultato perché incorpora alla perfezione ciò che voglio tramettere con “Sguardi”.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Per adesso no: voglio fare le cose con calma, pensando al presente.
Nonostante questo ho in programma tante uscite: non faccio uscire musica da aprile, ma ho lavorato e sto lavorando non-stop!
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Non è stato facile perché ho ricevuto molte porte in faccia, tante delusioni, ho fatto tanti sforzi e sacrifici… ma nonostante tutto il risultato è che ne sono uscita più forte, matura ed ancora più carica di energie! Il mio team, formato dai miei due Producer Roberto Gionata La Torre e Obed Akatiah, in arte rispettivamente Seck e Goldnboyobi, e la mia Manager, Emanuela Greco, continua a supportarmi e questo mi rende molto felice, grazie a loro sono migliorata tanto sotto molti punti di vista, mi hanno insegnato anche a credere un po’ di più in me stessa! Io penso che ci si debba sempre sforzare a trovare il lato positivo delle cose, anche le peggiori: ho fatto tanta esperienza in questi mesi e le delusioni ricevute mi sono servite anche a capire meglio cosa volessi fare!
Quali sono le tue influenze artistiche?
Chi mi conosce lo sa: io amo immensamente l’R&B e il Soul, questi generi influenzano tantissimo la mia musica. Ciò che ascolto varia tantissimo a seconda di come mi sento, dal periodo… ci sono giorni in cui ascolto solo Luigi Tenco (uno dei miei preferiti in assoluto) e giorni in cui ascolto solo Pop-Punk. Nella mia libreria musicale si trova di tutto: dai Beatles a Kanye West, da Ella Fitzgerald a Tyler, The Creator, dai Blink-182 a Erykah Badu.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Il mio esordio musicale è stato un Featuring con l’artista Amill Leonardo, nella canzone “Celine”, dedicata a sua figlia, in cui ho eseguito il ritornello.
Tuttavia, sin da prima del mio esordio, collaboro con Roberto Gionata La Torre, in arte Seck, come Producer, direttore artistico e ingegnere del suono.
Seck è stata la prima persona che mi ha notata e ha creduto subito in me, nonostante io non avessi nessuna esperienza e il suo studio di registrazione fosse il primo in cui andavo.
Ha una grande esperienza alle spalle e mi sta insegnando tantissime cose.
Da febbraio ho iniziato a collaborare anche con il Producer: Obed Akatiah, in arte Goldnboyobi. Infatti, Seck e Goldnboyobi sono i miei Producer di fiducia, gli unici due con cui lavoro, perché sono i soli in grado di capire le mie richieste ed esigenze artistiche.
E le collaborazioni con PLATINUM LABEL SNC e Red&Blue nel lavoro in promozione?
Platinum Label in quanto mia Etichetta Discografica ha in atto una collaborazione di Partnership con Red&Blue, e lavorano a stretto contatto e in sinergia sul mio progetto artistico.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Io parlo di emozioni… di tristezza, rabbia, felicità, amori che nascono e che finiscono, di attrazione. La mia musica è l’unico modo in cui io riesco ad esprimere il mio mondo interiore e le mie emozioni al 100%, voglio trasmettere alle persone la mia emotività e farle anche immedesimare nei miei testi.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho iniziato il mio percorso musicale nel mezzo dell’emergenza Covid-19, quindi fino a poco tempo fa non avevo mai nemmeno fatto un live in cui cantavo le mie canzoni.
Dopo aver pubblicato “NON CI SONO PIÙ” e “SENSI” mi è stata fatta la proposta di partecipare ai casting per X-Factor.
Ho passato i casting davanti al direttore artistico e sono arrivata alle Audition, dove mi sono esibita davanti ai giudici.
Dopodiché ho iniziato a fare esperienza live: la mia prima volta in assoluto è stata al Link Festival di Brescia, poi mi sono anche esibita alla Varese Design Week e ho fatto altre date sempre nel Varesotto.
Adesso sono concentrata sull’uscita di “Sguardi”, ma non vedo l’ora di fare altri live!
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che la scena musicale italiana sia un po’ ripetitiva e abbia bisogno di una ventata di aria fresca, di novità: sto notando che il genere R&B si sta affermando in Italia, anche se lentamente, e la cosa mi rende molto felice. Mi piacciono gli artisti che osano e creano sound freschi e mai sentiti.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Consiglio di ascoltare “NON CI SONO PIÙ”, il mio primo singolo, un brano a cui tengo molto per il significato che porta.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Come persona è stato un periodo veramente difficile, soprattutto con riguardo al primo lockdown: il periodo di “reclusione” mi ha fatto capire l’importanza e il valore di cose che prima davo per scontate come uscire a prendere un caffè con gli amici, andare a fare una camminata per distrarmi, fare un giro al centro commerciale!
Ho usato il periodo di lockdown per prendermi cura di me stessa, per scrivere canzoni e riscoprirmi, anche dal punto di vista artistico.
La sto vivendo bene, tutto sommato.
Progetti a breve e lungo termine?
Ho già preparato un calendario di uscite, potrebbero essere paragonate alla lunghezza di un album intero!! Non vedo l’ora di far sentire tutte le canzoni che ho preparato in questi mesi!