Straordinaria intervista oggi a Giulia Pratelli, artista poliedrica che raccoglie consensi a go-go. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Tutti i santi, condividiamo con piacere l’intervista a Giulia Pratelli, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, Giulia Pratelli ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Giulia Pratelli!
Com’è nata tua la passione per la musica?
In qualche modo c’è sempre stata, da quando ascoltavo le cassette e i cd nei viaggi in macchina coi miei genitori a quando ho iniziato a studiare chitarra, canto e armonia per trasformare questo mio amore in qualcosa di concreto.
Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “Giulia Pratelli” e il suo personaggio…
La domanda è difficilissima! Non saprei distinguere un personaggio, il mio progetto riguarda la mia persona, nel bene e nel male, e per descriverla potrei usare gli aggettivi: sincera, appassionata e testarda.
Come descriveresti la nascita di Tutti i santi?
La canzone nasce da un fatto personale, la perdita di una persona cara, e dal tentativo di raccontare questa esperienza per imparare a convivere con un dolore per qualcosa che non si può cambiare ma della quale si può provare a fare tesoro, in qualche modo.
E l’ep da cui è estratto? È in cantiere anche un album che lo conterrà?
L’EP è un lavoro realizzato in casa insieme a Luca Guidi, cantautore, musicista e arrangiatore, che mi ha aiutata a trovare una dimensione per i tre brani che ho scelto, sperimentando sfumature e atmosfere nuove. Sto scrivendo altre cose ma credo che i brani di questo lavoro resteranno lì, perché è lì che hanno trovato la casa che mi piaceva immaginare per loro.
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Ce ne sono tantissime, sicuramente molte delle difficoltà riguardano il fatto che questo mestiere sia ancora guardato nella maggior parte delle occasioni come un semplice divertimento e non come una professione, con tutte le attenzioni e le tutele che invece sarebbero necessarie e dovute.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Principalmente le cantautrici e i cantautori perché adoro ascoltare chi sa usare le parole, mettendone in luce sfumature diverse e giocando con i significanti e i significati.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho avuto la fortuna di collaborare con molti artisti in questi anni tra cui ZIbba, che ha prodotto i miei due album precedenti, o Tommaso Novi, Giorgio Mannucci e Luca Guidi con i quali condivido l’omaggio a Lucio Dalla “Come è profondo il mare”. Negli ultimi anni poi ho il piacere e l’onore di collaborare con Chiara Raggi e far parte della realtà che ha pensato e realizzato per la musica d’autrice, Musica di Seta.
E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?
è una collaborazione iniziata con il disco “Nel mio stomaco” e che sta continuando anche con questo lavoro. E’ un’ottima squadra, io sono affiancata principalmente da Valentina Seneci e Clarissa D’avena, che ringrazio anche qui per il lavoro che svolgiamo insieme.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Non ci sono contenuti precisi, in realtà attraverso le mie canzoni provo a trasmettere un modo di vedere le cose, a volte raccontando tematiche che ho particolarmente a cuore, a volte provando ad accendere una piccola luce e a condividere momenti di bellezza.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
In questi anni ho pubblicato tre album e avuto modo di collaborare con molti artisti importanti (come Fiorello, Grazia di Michele, Zibba, Marco Masini) e di portare la mia musica in molti contesti anche di tipo diverso, a volte ottenendo riconoscimenti e a volte collezionando bellissime esperienze che resteranno sempre con me.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che ci siano tantissimi progetti belli e originali e che, avendo voglia di curiosare anche lontano dal mainstream, ci siano tantissime occasioni per scoprire artiste e artisti interessanti e preziosi. Sarebbe bello che avessero più spazio anche in contesti più grandi ma mai dire mai.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Sicuramente consiglierei, a chi volesse approfondire la mia musica, di ascoltare il lavoro precedente, NEL MIO STOMACO, al quale sono molto legata e che credo rappresenti ancora molto bene il mio mondo e le mie intenzioni.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Ce ne sono tantissimi, sicuramente mi piacerebbe collaborare a una colonna sonora o realizzare un disco in una lingua diversa dalla mia, come il francese o lo spagnolo.