Elisa Sapienza e la grandezza delle piccole cose

Diamo il benvenuto a Elisa Sapienza, giovane cantautrice milanese che muove fin dalla tenera età i suoi passi nel mondo della musica. La passione per il canto e la canzone la portano dapprima a perfezionarsi e ad accrescere il suo bagaglio tecnico, per poi esprimersi con grande delicatezza e semplicità nelle note e nei versi dei suoi brani. Grazie al bagaglio accademico (Musica di Città di Novate diretta da Paola Bertassi, Vms di Milano di Loretta Martinez) e alle già molteplici esperienze artistiche, dal brano d’esordio “Replay” del 2018 di cui produce anche un videoclip, al suo EP “Il Tempo Vola” del 2019, la cantante si fa largo nel panorama cantautorale nazionale con gli onori del pubblico e della critica.

Con la delicatezza dei fiori, Elisa Sapienza non tramette le emozioni con messaggi forti, ma grazie a tonalità tenuti e sussurri al cuore, raggiunge le nostre orecchie e fa vibrare dentro le emozioni. Un’artista che con la semplicità e la freschezza riesce a colpirci più di quanto non facciano schemi irruenti e forzati. Il suo nuovo singolo “Come la felicità” ne è la prova: “L’intimità si fa condivisione, come quel sentimento che credi essere solo tuo, ma che invece accomuna tutti“.

Ringraziamo la cantautrice Elisa Sapienza per il suo tempo e il suo prezioso contributo nell’intervista.

“Come la felicità” un titolo ironico rispetto a quegli stereotipi e specchi per le allodole che si spacciano oggi per “felicità”? 

Non so cosa si spacci oggi per la “felicità”, in realtà non so neanche definire bene cosa sia la felicità, senza rischiare di cadere in quelli che possono sembrare dei luoghi comuni. Ho deciso di provare a cantarla per conoscerla meglio per provare a rendermela “amica”. Un po’ come i lupi che si trovano ad ululare alla luna, ma non sanno cosa sia. Sinceramente non ho la risposta definitiva a cosa sia, preferisco provare a riconoscerla anche attraverso questo brano. 

Cosa rappresenta per te il tuo nuovo singolo? 

È un manifesto autobiografico, sono dei pensieri che ho deciso di raccoglie e, insieme all’ aiuto di Stefano Paviani, sono diventati il testo; Filadelfo Castro, meraviglioso produttore musicale, ha arrangiato il brano dando alla musica una forma diretta, ha scelto anche tutti i musicisti che hanno suonato dal vivo gli strumenti. Anche questa è stata un’impresa e una scelta coraggiosa, perché viviamo in un periodo in cui tutto viene suonato da dei programmi. È, per questi motivi, un brano vero, sotto tutti i punti di vista, musicale e autorale.

Qual è il tuo percorso formativo e quali sono i tuoi primi passi nel mondo della musica? 

Ho iniziato a studiare canto a 16 anni e da subito ho capito che mi sarebbe piaciuto vivere, o provare a vivere, di musica. Poi ho proseguito gli studi di canto in un’alta scuola di formazione e iniziato anche lo studio del pianoforte. All’inizio avevo, però, paura a cantare brani miei, per cui quello che scrivevo lo tenevo nascosto. Solo più avanti, a 24 anni, ho deciso di pubblicare il mio primo singolo, “Replay”. Ho avuto la possibilità, così, cantare in pubblico i miei primi brani e l’emozione che ho provato è stata fortissima. In quel momento ho capito che avrei fatto di tutto per far arrivare la mia musica a più persone possibili.

Raccontaci del tuo primo singolo “Replay”

È stato il mio primo atto di coraggio. È un brano che parla di un amore finito, una realtà che tutti abbiamo vissuto. Lo fa attraverso una serie di immagini e flashback e dice una frase che, secondo me, è molto significativa “l’amore è un gigante che ride di me”. A volte rifiutiamo l’amore o pensiamo di non essere in grado di amare o di non aver amato una persona, e in realtà lui è lì che ride di noi e dei nostri pensieri, come a dire, “c’ero, ma non mi hai voluto vedere”. 

Cosa vuoi trasmettere con la tua arte? 

Vorrei trasmettere la verità, senza trucchi, senza dover urlare per forza qualcosa. Il videoclip di “Come la felicità”, con la direzione artistica di Andrea Basile, racconta di me come sono realmente, da quando mi sveglio a quando vado a dormire, senza alcuna finzione. Ho deciso di mostrarmi così come sono perché sono fortemente convinta che, alla lunga, la verità paghi sempre. 

Quali sono le tue collaborazioni ed esperienze più significative del tuo percorso fino a qui? 

Da quando ho iniziato il mio percorso solista tutte le singole esperienze per me sono state fondamentali e di crescita, mi muovo in un mondo che amo, ma che ancora non conosco appieno. L’incontro con Filadelfo Castro, produttore e arrangiatore tra i più bravi in Italia, è senza’ altro, tra i più importanti incontri che abbia mai fatto in vita mia, sotto il profilo artistico e umano. Una persona meravigliosa che mi ha migliorato artisticamente e, ogni volta, mi sprona a fare meglio. 

Un nuovo singolo o un album? Quali progetti hai per il futuro? 

Per ora la mia intenzione è quella di far arrivare “Come la felicità” a più persone possibili. Continuamente scrivo pensieri che poi provo a trasformare in canzoni, quindi, ci saranno nuovi brani, nell’attesa di poter riprendere anche dei concerti live perché è la dimensione che più mi manca.