Diamo oggi il benvenuto a Alessandro Proietti, artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Elettroshock , condividiamo con piacere l’intervista a Alessandro Proietti, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Alessandro Proietti si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Alessandra Placidi, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Alessandro Proietti!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Non ricordo quando è nata, credo ci sia sempre stata.
Già da piccolissimo andavo in giro per la casa a far finta di suonare strumenti musicali.
E’ un qualcosa che ti scorre dentro.
Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è Alessandro Proietti e il suo personaggio,?
Essendo anche un attore ho la fortuna di mettere maschere sul set , esprimermi attraverso altri esseri umani.
Quando faccio musica metto davanti me stesso, Alessandro Proietti non è un alter ego, sono io.
Quello che vedo, che vivo o che ho vissuto.
Anche se non in maniera esplicita nei miei testi c’è sempre qualcosa di personale.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di Elettroshock ?
L’arrangiamento è ciò che costruisce la musica, le parole senza le note potrebbero essere una poesia.
Per questo con Edoardo Baiocchi, mio amico e produttore, lavoriamo prima sulla strumentale.
Così è stato anche per “ Elettroshock “, è stata la base a dare il “la”.
E com’è nato il suo videoclip?
Il videoclip girato da Matteo Montagna nasce dalla volontà di fare un video semplice ed efficace dando importanza all’estetica mantenendo però il focus sul brano.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
“Elettroshock” sarà contenuto nel mio album uscito a Luglio, “ Persiane del 40 “ ,che potete trovare su Spotify e su tutte le piattaforme digitali.
Va a concludere in bellezza questo progetto a cui sono molto affezionato.
Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!
Da bambino partecipavo ad alcuni spettacoli dove cantavo delle cover, ero veramente piccolo ma già quello mi ha aiutato a prendere confidenza con il palco.
I primi passi in ambito autoriale li ho fatti a 14 anni cominciando a scrivere i miei testi.
Sono stato parte di una crew che ancora milita nella scena underground romana fino a quando ho deciso di intraprendere il mio percorso individuale rivolto verso suoni differenti.
Nel frattempo continuavo a coltivare anche la mia passione per la recitazione e questo mi ha portato sul set di Suburra La Serie, così ho conosciuto Tommaso Piotta e iniziato la collaborazione con la sua etichetta “La Grande Onda”.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Sono stato influenzato da tanti ascolti e tutti diversi fra loro.
Linkin Park , Eminem, Peter Gabriel, Battisti , Bennato , Fabri Fibra, per citarne alcuni.
Mi piace sperimentare e unire le metriche del rap a melodie molto forti.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Collaboro da sempre con Edoardo Baiocchi sopra citato , in arte Biok, mio grandissimo amico e produttore.
C’è sempre una grande sinergia quando lavoriamo.
E la collaborazione con Alessandra Placidi nel lavoro in promozione?
La collaborazione con Alessandra è arrivata attraverso “LaGrandeOnda”. Ci siamo conosciuti da poco ed’è un grande piacere lavorare insieme.
La devo ringraziare molto per la professionalità e la disponibilità.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Più che un contenuto specifico vorrei trasmettere delle emozioni differenti tra loro in base al mood del brano in questione.
La musica è molto soggettiva quindi cerco di liberare me stesso trasmettendo qualcosa agli altri.
Due persone che ascoltano lo stesso brano possono provare emozioni diverse, trovare differenti conclusioni , è questa la magia che va oltre il genere e il contenuto.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
“Persiane del 40” è il mio primo album ufficiale uscito per “LaGrandeOnda” .
“Sulla mia finestra “ apre il progetto mentre “ Elettroshock” lo conclude.
Sono due brani molto diversi fra loro che testimoniano il lungo percorso che ha avuto questo disco e la mia evoluzione stilistica.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
La musica si evoluta tantissimo negli ultimi anni ed’è giusto che sia così, oggi ce n’è un pò per tutti i gusti e grazie alle piattaforme digitali c’è una grande facilità di ascolto.
Mi piacerebbe solo che la distribuzione fosse un pò più democratica, siamo bombardati da alcuni prodotti mentre tanti altri con lo stesso valore cadono nell’ombra ma d’altra parte non si può avere tutto.
Bisogna dedicarsi alla ricerca dei pezzi che ci piacciono se vogliamo veramente ascoltare la musica scelta da noi.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare 20%, è l’ultimo brano che ho scritto prima di “elettroshock” , quindi uno dei più recenti che riesce a rispecchiare la mia direzione musicale. 20% parla proprio di questo, è stato un periodo difficile per tutti , artisti e maestranze del mondo dello spettacolo ne hanno subito le conseguenza in particolar modo.
Io personalmente ho cercato di non restare mai fermo, per quanto possibile ho continuato a creare e a sperimentare cercando di rendere produttivo questo momento complicato.
Ci auguriamo tutti finisca il prima possibile.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Sono stati due anni molto duri per la musica dal vivo che abbiamo cominciato a riassaporare da poco.
Ho avuto il piacere di salire sul palco con Tommaso Piotta in diverse occasioni e per questo lo ringrazio molto.
-Festival delle periferie – Roma
-Etruria Eco Festival – Cerveteri
-Music under the rock – Frosinone
-Milano Music Week – Palazzina Liberty (Milano) dove ho presentato il mio ultimo singolo “Elettroshock”.
Speriamo di poter continuare con i live senza fare passi indietro per cause sanitarie di forza maggiore.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Per il momento acqua in bocca , ci sono delle pellicole in uscita e tanta musica a cui stiamo lavorando