Incontriamo Cardo artista, vita e curiosità partendo da “Un senso”

Incontriamo Cardo artista, vita e curiosità partendo da “Un senso”

Straordinaria e interessante intervista oggi a Cardo , artista poliedrico che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Un senso”, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Cardo , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Cardo si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Cardo !


Com’è nata tua la passione per la musica?

La musica ha sempre fatto parte della mia vita. Ho iniziato lo studio del pianoforte da molto giovane, abbandonandolo poi verso i 13 anni. Per un po’ di anni continuo ad ascoltare molta musica, ma dentro sono spento. Mi riavvicino attraverso la produzione informatica verso i 18 anni. Sapevo che dovevo scrivere e comporre brani anche se non avevo la preparazione accademica che nell’immaginario collettivo ci si aspetta da un artista. Un giorno sono andato da Luigi Moscatello, il mio maestro di pianoforte, e gli ho chiesto di aiutarmi ad arrangiare un brano. Lui mi ha chiesto la struttura e solo lì mi sono accorto che non ce l’avevo. C’erano solo suoni e melodie confuse che mi giravano in testa. Sembra una barzelletta ma è andata davvero così. Senza un perchè preciso, sento che devo scrivere canzoni e basta, trovo pace nel creare, è la miglior terapia.

Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “Cardo ” e il suo personaggio…

Cardo è creativo, empatico ed a tratti ironico. E’ pur sempre un gemelli, ha tante belle idee che ripensandoci a volte è meglio scartare..

Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro “Un senso”?

“Un Senso” nasce dalla necessità di dare un significato ad avvenimenti apparentemente negativi e casuali, e ad avere il coraggio di capire qual è il vero se, lasciandosi alle spalle certezze e paure, saltando nel vuoto.

Come tanti cerco risposte, non penso di averle ancora trovate, ma la via è sicuramente più interessante.

Il lavoro è accompagnato da un video?

Il brano è accompagnato da un bellissimo video, prodotto da @blucinelab, in particolare Anton, Anita, Federico e Beatrice.

Penso descriva e valorizzi perfettamente il significato del  brano.

E’ la prima volta davanti ad una cinepresa professionale. L’abbiamo girato in due giorni, tra casa mia, il porto di Marina di Ravenna e Gabicce monte. Sono stati due giorni stimolanti artisticamente quanto intensi, non potrei però essere più felice del risultato.

E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

Per parlare di album è presto, per ora ho in progetto dei singoli. Al momento sono partito con la mia sola musica in mare aperto e l’unica certezza è che sarà il vento a guidarmi, dove? Ancora non lo so..

In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?

Penso che la strada sia sempre in salita e forse una meta finale non esiste, è questo il bello della musica e del creare arte, è qualcosa che c’è sempre, sta a noi captarla e tradurla nel mio caso in note. Come ho detto il mio percorso è iniziato molto presto ma solo successivamente diventa un vero bisogno. La parte complicata è poi farla diventare un lavoro. All’inizio non conoscevo nessuno in questo mondo, tranne il mio insegnante di pianoforte. Ho dovuto credere che fosse reale quando ancora c’erano solo sogni e melodie nella testa. Dove non c’era niente ho creato spazio e mi ci sono infilato, con scelte apparentemente folli. Poi attualmente lavoro a tempo pieno in un altro settore e portare avanti la musica dopo otto ore non è semplice, ma la voglia di riuscire supera ogni cosa.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Non ho esperienza, è un mondo nuovo per me, non penso troppo al futuro, già essere qui non è scontato e sono molto grato delle opportunità che si stanno presentando e soprattutto delle persone che ho di fianco in questa nuova avventura..

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Riguardo la scena italiana faccio fatica a giudicare perché prima devo entrarci, con belle canzoni.

Progetti a breve e lungo termine?

Attualmente è disponibile solo “Un Senso”. In progetto, per ora, ho dei singoli.