Diamo oggi il benvenuto alla band REBEL BIT, formazione poliedrica che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro TOCCATERRA, approfondiamo con riconoscenza l’intervista alla band REBEL BIT, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale dei componenti, la formazione REBEL BIT ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Clarissa D’Avena, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto alla band REBEL BIT!
Com’è nata vostra la passione per la musica?
Ci conosciamo da più di 10 anni e alcuni di noi sono letteralmente cresciuti insieme studiando e frequentando gli stessi ambienti musicali nella provincia di Cuneo.
La passione che ci accompagna fin da piccoli si è poi trasformata in lavoro, come spesso accade in ambito artistico.
Abbiamo iniziato a lavorare insieme nel 2017 dopo molti anni di ricerca e di esperienze musicali.
Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “REBEL BIT”…
Sicuramente “ribelli”, la voglia di distaccarci rispetto alla tradizionale musica vocale in cui lavoravamo da tempo; “elettronici” perchè abbiamo unito il “bit”, particella elettronica che conferisce al nostro progetto un segno netto e distintivo; “innovativi”: grazie al nostro sound designer, Andrea Trona, abbiamo elaborato quella che per noi oggi è “novità”.
Come descriveresti la nascita di TOCCATERRA?
La scelta di Toccaterra deriva dall’esigenza di approfondire il mondo del nuovo cantautorato femminile italiano, ricercando il giusto connubio tra originalità e intensa musicalità.
Emma Nolde ci ha davvero stupiti con questo brano che abbiamo rielaborato in modo fortemente elettronico, unendo la sperimentazione sonora alla nostra vocalità.
Il resto l’ha fatto la voce solista di Giulia, che ha cercato di rendere in maniera profonda le splendide parole dell’autrice.
È prevista l’uscita di un disco?
Toccaterra fa proprio parte del nostro nuovo disco “COME”.
COME parla di cambiamento in senso ampio e, soprattutto, di quello che è stato il nostro cambiamento artistico ed umano in questi anni.
Un percorso sonoro che ha salde radici nella nostra formazione musicale e che si evolve tramite arrangiamenti originali (Lorenzo Subrizi) ed elaborazioni elettroniche inedite (Andrea Trona) combinati da una produzione (Erik Bosio) dal sound volutamente moderno/contemporaneo.
4 cover (“Toccaterra”,“Trusty andTrue”,“Vince chi molla”,“Walk on water”) e 2 inediti (“Not a fairytale” e “Scatto lento”) che raccontano la nostra crescita artistica anche attraverso alcuni degli autori che l’hanno segnata (Niccolò Fabi e Damien Rice su tutti).
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, volete raccontarcele?
Per la creazione del nostro primo spettacolo teatral-musicale PAPER FLIGHTS, e la sua prèmiere a fine 2018, è servita una preparazione di un anno e mezzo grazie alla quale abbiamo elaborato la vera identità artistico/musicale del gruppo, tra molti momenti di sconforto e altri di euforia.
Come spesso accade lavorare così tante ore insieme richiede una propensione al dialogo e alla serenità di opinione fuori dal comune.
Salite o discese? Tutte e due in ugual misura.. pensiamo che con la giusta consapevolezza, al di là dei singoli episodi, si possa superare tutto.
Quali sono le vostre influenze artistiche?
Essendo 4 teste diverse abbiamo influenze e gusti molto ampi e vari tra loro.
La nostra formazione, in parte accademica, ci fa amare ed apprezzare la musica classica (corale e strumentale) ma anche, naturalmente, quella moderna e contemporanea.
Il cantautorato italiano è una perenne fonte d’ispirazione e meraviglia, Niccolò Fabi e Lucio Dalla sono per noi i fari più luminosi.
A livello internazionale, invece, ci piacciono artisti poliedrici e talentuosi (Jacob Collier, Vulfpeck, Jamie Cullum, Sting…), su tutti dobbiamo dire che a livello di costruzione e concezione dei propri album i Coldplay ci hanno dato più di un’idea 😉
Non possiamo, però, non citare alcuni dei gruppi vocali che per noi sono stati fondamentali nel nostro percorso di crescita come i The Swingle Singers, i The Real Group e, per quanto riguarda la commistione tra voce ed elettronica, i Postyr project.
Quali sono le vostre collaborazioni musicali?
COME parla di cambiamento ma le nostre collaborazioni non cambiano mai!
Oltre al lavoro insieme ad Andrea Trona, per quanto riguarda le elaborazioni elettroniche inedite, la produzione del disco è a cura da Erik Bosio, membro del gruppo vocale italiano CLUSTER.
Inoltre in un brano del disco, “Walk on water” sono coinvolti cantanti di alcuni dei maggiori gruppi vocali al mondo (CLUSTER, Italia – THE REAL GROUP, Svezia – RAJATON, Finlandia – THE SWINGLE SINGERS, UK) oltre ad un coro (registrato live nel 2019) formato da circa 60 cantanti provenienti da tutto il mondo per il Vocalmente a cappella Festival del 2019.
Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?
Il nostro scopo è di creare un mondo di suoni che avvolga lo spettatore in modo insolito e creativo, un quadro sonoro nel quale immergersi, fatto di intensità musicale e testuale.
Parliamo delle vostre pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Partiamo dalla TV 🙂
Italia’s Got Talent è stata un’esperienza estremamente stimolante, sia da un punto di vista professionale (una macchina organizzativa pazzesca!) che umano.. la risposta del grande pubblico ci ha fatto comprendere che stiamo lavorando nella giusta direzione.
I riconoscimenti internazionali sono, altrettanto, una grande iniezione di fiducia che, negli anni, ci ha dato nuova linfa per puntare sempre al gradino successivo, un passo alla volta.
Porteremo sempre negli occhi e nel cuore, inoltre, l’emozione di esibirci a Boston per la cerimonia di premiazione dei Contemporary A Cappella Recording Awards di fronte ad alcuni mostri sacri della musica vocale internazionale.
Se dovessimo scegliere il nostro momento più importante allora diremmo la sera del 14 Dicembre 2018, il nostro debutto con lo spettacolo PAPER FLIGHTS,. Il primo progetto originale che abbiamo creato ispirandoci alla storia de Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry, e alle principali 4 emozioni che il libro mette in risalto.
Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?
Riuscire a definire la scena attuale non è semplicissimo.. è davvero molto ampia!
Da musicisti e docenti di musica cerchiamo quanto più possibile di rimanere aggiornati su gusti e, soprattutto, sonorità attuali. Comprenderle è alla base del nostro lavoro.
Come sempre la scena musicale segue quello che è il gusto attuale della massa, anche in termini non prettamente musicali.
Personalmente, siamo sempre più attratti dalla sostanza musicale e dal contenuto che un’artista o un brano esprimono rispetto alla forma con cui vengono presentati (che è altrettanto importante, s’intende). Forse non è un periodo in cui ci sono molte eccellenze (nel mainstream) e manca un po’ di consapevolezza musicale, ma ci piace pensare che quelle poche dimostrano che il lavoro paga e viene sempre premiato.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
E’ come se chiedessi quale figlio preferiamo ☺
A parte gli scherzi, 3 brani su tutti fanno parte della nostra storia e ci hanno resi più conosciuti: Felicità di Lucio Dalla, Pure Imagination (brano che abbiamo portato a Italia’s got talent) e Supremacy dei Muse.
Come state vivendo da artista e persone questo periodo del covid-19?
E’ ed è stato un periodo difficile, è innegabile.
La voglia di migliorarci ci ha tenuti impegnati, ma poter lavorare nella musica richiede anche una grande tenacia in momenti così difficili.
Poter tornare in teatro, dopo tanto tempo, con un pubblico di fronte è stato un momento magico. E’ da quei momenti che capiamo che non possiamo proprio farne a meno.
Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa state lavorando?
Sicuramente tornare a fare concerti e ad avere un’attività artistica all’estero è la nostra priorità (viaggiare ci manca molto!). Ci riteniamo fortunati perchè stiamo passando un vero e proprio autunno di ripartenza.. e ne siamo entusiasti!
Il 13 Novembre saremo a Treviso per il Vivavoce International a cappella festival, poi il 22 saremo tra gli ospiti dell’Open week del CPM a Milano per concludere l’anno con alcune date “natalizie” tra Fossano (CN) e Cuneo.
Il nuovo anno sarà tutta una scoperta, ma stiamo lavorando ad un progetto molto particolare che ci vedrà sul palco insieme a 50 bambini.