Diamo oggi il benvenuto a Double G, artista poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Ricordati di me”, pubblichiamo con gratitudine l’intervista a Double G, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Double G si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Double G!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La passione per la musica e Double G sono praticamente nati con me. Sin da piccolo, ricordo che con le mie sorelle fantasticavo di essere un rapper, immaginando palchi, testi e il mondo della musica. È sempre stato un modo naturale di esprimermi, una parte di me che è cresciuta e si è trasformata nel tempo. Alla fine, è diventata non solo una passione, ma anche un’identità
Il personaggio può essere una maschera, protettiva quando ci esibiamo. Calato il sipario, chi troviamo dietro Double G e il suo personaggio,?
La verità è che non ho mai percepito una grande differenza tra me e Double G. Per quanto Double G influisca molto sulla mia vita, non è una maschera, ma semplicemente una parte di me, un’estensione del mio essere. Quello che porto sul palco è lo stesso che vivo nella quotidianità, anche se magari attraverso la musica riesco a esprimere lati di me che non sempre emergono nella vita di tutti i giorni. Calato il sipario, quello che trovi è sempre Giuseppe, con le sue fragilità e i suoi sogni, ma anche con quella stessa energia che metto nei miei testi.
Come è stato concepito il lavoro “Ricordati di me”?
“‘Ricordati di me’ è nato in un momento molto particolare della mia vita, un momento di riflessione sulla fine di una relazione importante. Non è stato facile, ma ho sentito il bisogno di trasformare quella sofferenza in qualcosa di significativo. Per me, la musica è sempre stata un modo per elaborare le emozioni, e in questo caso mi ha aiutato a trovare una nuova forza. È un brano che parla di chiusure, ma anche di nuovi inizi, perché anche dalle situazioni difficili possiamo tirar fuori qualcosa che ci faccia crescere.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Sì, il videoclip di Ricordati di me alterna diversi momenti emotivi: da scene di malinconia e solitudine a momenti con la co-protagonista che evocano il passato della relazione. Questi si intrecciano con frammenti che rappresentano la vita mondana, simboleggiando il contrasto tra il mondo interiore del protagonista e il tentativo di andare avanti. Il video crea un equilibrio tra introspezione e rinascita, rendendo visibile il messaggio del brano.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Ricordati di me” è stato rilasciato come singolo, ma al momento non fa parte di un album. Non ho in programma di inserire questa traccia in un progetto discografico completo, almeno per ora. Ho deciso di concentrarmi su singoli che esprimano in modo più diretto e immediato i miei pensieri e emozioni, piuttosto che legarmi a un album intero. Ogni canzone che pubblico è un capitolo a sé, e al momento mi piace così, senza vincoli o aspettative legate a un disco intero.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Il mio percorso musicale è stato un’odissea, ahah! È stata una vera e propria sfida fin dall’inizio. Ho iniziato da giovane, con tanta passione e la voglia di fare musica, ma non è stato affatto facile. All’inizio ho dovuto faticare per farmi notare, pubblicando pezzi su YouTube e Spotify, cercando di emergere in un mondo già competitivo. Ho partecipato a vari contest, ma non è stato fino a quando non ho trovato la mia identità musicale che le cose hanno cominciato a prendere forma. Nel corso degli anni, ho affrontato tanti alti e bassi, e non sono mancati i momenti difficili, tra incertezze personali e sfide professionali. Ma ogni passo che ho fatto mi ha avvicinato a quello che sono oggi, sia come artista che come persona. La musica è sempre stata il mio rifugio e la mia forza, e nonostante le difficoltà, ho continuato a credere nel mio percorso, cercando sempre di crescere e migliorarmi. Ogni singolo che ho pubblicato ha rappresentato un tassello importante di questa crescita. E se oggi posso dire di aver raggiunto un buon livello, è perché non ho mai smesso di metterci il cuore e l’anima, nonostante le difficoltà.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Double G non ha delle influenze musicali che spiccano di più, perché sono cresciuto ascoltando davvero tanta musica. Fin da piccolo, ho avuto una varietà di stimoli sonori, dal cantautorato italiano, che mi ha insegnato a raccontare storie con la musica, fino a qualche vibez di artisti americani che mi hanno influenzato nel modo di approcciarmi al rap e alla scrittura. Ho sempre cercato di non limitarmi a un solo genere, mescolando diversi stili e suoni, che mi hanno permesso di crescere musicalmente e di trovare la mia strada.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Nonostante apprezzi molto le collaborazioni, per me la musica è anche un viaggio solitario. Mi piace raccontare storie che sono parte di me, e molte delle mie tracce sono espressioni personali in cui esploro temi e emozioni che sento profondamente. Però, ciò non toglie che in futuro potrei essere predisposto a collaborare con altri artisti. La musica è un mondo in continua evoluzione, e sono sempre aperto a nuove esperienze, a condizione che portino qualcosa di autentico e che mi aiuti a crescere come artista. Ogni collaborazione, infatti, deve avere un senso, deve arricchire quello che faccio.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Il mio obiettivo, come Double G, è essere autentico, vero e crudo nella mia musica. Non ho peli sulla lingua e, anche se a volte può risultare scomodo, il mio intento è quello di motivare le persone ad andare avanti, a credere in se stesse e a lottare per i propri sogni. Questo è ciò che ho cercato di fare attraverso le mie canzoni, trasmettendo emozioni genuine e storie vere. È un po’ quello che non ho fatto quando, a un certo punto della mia vita, ho lasciato che le difficoltà mi sopraffassero. La musica è diventata il mio strumento per non solo esprimere me stesso, ma anche per incoraggiare chi ascolta a non arrendersi mai.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ora che le cose stanno iniziando a farsi serie, sto lavorando molto per farmi trovare pronto. Mi sto preparando per tornare sui palchi e dare il massimo in ogni live, perché credo che il contatto diretto con il pubblico sia una parte fondamentale della musica. Nel corso degli anni, ho partecipato a vari concorsi e ho avuto esperienze di palco che mi hanno aiutato a crescere come artista. Ogni live, ogni esibizione è un’opportunità per imparare e migliorare. Ora, sento che il momento giusto è arrivato per portare la mia musica a un livello superiore e confrontarmi con il pubblico in maniera più intensa
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Non mi sono mai posto questa domanda, ahah! La scena musicale italiana è sicuramente molto variegata e ricca di talenti, con una grande varietà di generi e stili. Ognuno porta qualcosa di unico, e credo che questa diversità sia una delle sue forze. Personalmente, mi concentro più sulla mia musica e su come evolverla, piuttosto che pensare a cosa cambiare nella scena musicale in generale. Se dovessi fare qualcosa, forse cercherei di dare ancora più spazio a chi, come me, ha iniziato da zero e si sta facendo strada con la propria visione, senza necessariamente seguire le tendenze del momento.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare Levanzo. È un brano che ha un tono più romantico e personale, con un sound pop che lo rende più accessibile e emotivo. Racconta una storia intima, un po’ come una riflessione su un momento speciale della mia vita. È un pezzo che parla di sentimenti veri e semplici, ma che riesce a toccare corde profonde. Se vi piace il mio stile, Levanzo è una traccia che sicuramente vi farà sentire più vicini alla mia visione musicale.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Per adesso, ho in programma di uscire con alcuni singoli, ma per il futuro non posso spoilerare troppo. Mi sto concentrando su ogni passo che faccio, cercando di portare la mia musica sempre più in alto. Invito tutti quelli che sono arrivati fin qui a restare sintonizzati, perché questo Double G non ha limiti. Ci saranno sorprese e tanti nuovi progetti, ma tutto a suo tempo!