Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Danilo Nobiletti, pseudonimo di NOBI, artista poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Succede di notte, leggiamo con curiosità l’intervista a NOBI, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, NOBI ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, come ad esempio con Safe&Sound, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a NOBI!
Com’è nata la tua passione per la musica?
È nata fin da bambino, a 5 anni ho iniziato a studiare batteria, poi successivamente mi sono appassionato alle percussioni, in particolare a quelle brasiliane. E dai 14 anni in poi ho cominciato a scrivere canzoni.
Com’è nato il personaggio “NOBI” e il suo sound?
Nobi è un nome con cui tutti i miei amici mi hanno sempre chiamato, dopo aver pubblicato con il mio nome e cognome un ep e diversi singoli, non mi sono più identificato in quella musica e in quello stile di produzione. Negli anni ho imparato e continuo ad imparare a produrre e scrivere, e dopo un po’ di produzioni e canzoni buttate via, sono giunto a quello che secondo me è lo stile che più mi rappresenta.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di “Succede di notte”?
In generale non ho regole che fisso per la scrittura di canzoni.
In questo caso stavo lavorando ad alcuni beat per altri artisti e in questa sessione ho prodotto il beat di “Succede di notte”. Dopo ho scritto la melodia e dopo ancora ho scritto insieme a Leonardo Angelicchio il testo.
E com’è nato il suo videoclip?
Come vi dicevo, Nobi è un nome con cui mi hanno sempre chiamato i miei amici, quindi ho pensato che per lanciare questo nuovo progetto il modo migliore era raccontare una serata con i miei amici.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Ho in mente di proseguire con altri singoli e per il prossimo non manca molto. Credo che in questo momento, fare un album intero per un artista emergente sia sbagliato in quanto con i servizi di streaming si fa presto a “skippare” e passare al brano successivo. Voglio fare importanza a tutte le uscite.
Cosa sono per te l’arte, la musica?
L’arte e più nello specifico per me la musica sono le migliori espressioni per esporre i propri pensieri in modo da renderli fruibili a tutti, o a quante più persone, almeno questo è il mio obbiettivo.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Le mie influenze artistiche variano dal pop italiano a quello internazionale al rock degli anni ‘90 fino al samba reggae brasiliano. Nell’ultimo periodo ascolto molta musica strumentale elettronica.
-Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ultimamente ho lavorato con Matteo Grandi alla scrittura di due brani, uno per Antonio Mezzancella (Vincitore di Tale quale Show), “Effetto Maya” e l’altro per Malcky G e Mambolosco, “Wavy”.
Poi ho collaborato alla scrittura del disco di Leonardo Angelicchio. Nel frattempo, lavoro e sono sempre alla ricerca di giovani emergenti come me con cui lavorare e collaborare. Credo che quest’ultimo sia un processo fondamentale.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Nelle mie canzoni c’è molto spesso una quantità smisurata di Amore. L’amore è una cosa importante ed è la cosa più vera che esista, ecco perché cerco di trasmetterlo. Le canzoni non mentono. Per i prossimi brani esplorerò e darò il mio punto di vista su alcuni problemi societari che mi fanno riflettere.
Parliamo delle tue principali esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Come ho detto prima, ho pubblicato un ep e diversi singoli. Da adolescente ho suonato in diverse band nel mio paese, una hard rock in cui suonavo la batteria, una in cui cantavo e suonavo le percussioni e diverse altre. Con una band in particolare in cui cantavo principalmente le nostre canzoni, ho fatto molte date in giro per il Gargano. A 18 anni ho fatto dei provini per alcuni talent ma non sono andati bene, forse perché sono sempre stato più concentrato sulle mie canzoni rispetto a cantare delle cover.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Attualmente la scena musicale mi piace molto, Mace e Venerus hanno sbaragliato un po’ i giochi, e stanno venendo fuori nuovi artisti che hanno qualcosa di nuovo, uno a caso Tananai, che quest’estate ha lanciato un singolo diverso da tutto quello che c’è in giro ora. Dell’ambiente rap adoro Ernia E Rkomi, ma il numero uno è e resterà per ancora molto tempo, credo, Fabri Fibra.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Questo è il mio primo singolo ma vi consiglio di restare aggiornati sulle mie pagine social perché pubblicherò molta musica nei prossimi mesi.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Il periodo della prima quarantena penso sia stato un periodo particolare che ha distrutto progetti di molte persone, nel mio caso ho sfruttato quel periodo chiuso in casa per migliorarmi in tutto e per tutto. Sia come artista, quindi nello scrivere e nel produrre che come persona in generale. Credo che da ora siamo tutti pronti a cominciare le nostre “nuove vite”
Progetti a breve e lungo termine?
Il mio progetto è sempre lo stesso, sia a a breve che a lungo termine. Provare a far sì che sempre più persone ascoltino la mia musica.