Diamo oggi il benvenuto a Meron, artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Nuove regole, condividiamo con felicità l’intervista a Meron, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica, Meron si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Meron!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata grazie al cinema.Vivevo in un piccolo paesino in campagna e passavo da piccolo le mie giornate a guardare film in videocassetta, infatti all’inizio volevo fare il regista.Poi mi sono improvvisamente innamorato delle colonne sonore e di un film in particolare,The Blues Brother, finendo per appassionarmi al Soul e successivamente al cantautorato.
Descrivi “Meron” e il suo personaggio, i suoi pregi e i suoi difetti
Sono una persona ipersensibile che ama le cose semplici, pur essendo piuttosto complesso.Non sopporto l’ipocrisia e per questo quando la smaschero non ho peli sulla lingua nel dire ciò che penso, risultando agli occhi di molti un arrogante.In più non accetto i compressi che sviano dalla mia persona.Quando tengo a qualcuno do tutto me stesso senza alcuna convenienza,ma se vengo poi ferito consapevolmente, difficilmente torno indietro.
A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per Nuove regole?
L’ispirazione arriva quando vuole.Cerco ogni volta però di farmi trovare pronto con un idea e una memoria piena di informazioni,ma tendenzialmente non sono una persona che scrive tutti i giorni, semplicemente perché non ho sempre qualcosa da dire.Nuove regole nasce durante l’ascolto di The street of Philadelphia di Springsteen,in un periodo difficile della mia vita.Mi sono immaginato di avere accanto la donna della mia vita, precisandole il mio bisogno di ricevere nuove regole per imparare a rispettare la sua anima, che di fatto io quelle del mondo non le ho mai seguite,ho un cuore anarchico.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Sì.Avevo in testa l’idea di fare un videoclip che potesse rispecchierare in qualche modo lo stato d’animo descritto nella canzone.Poi la regista Cristina Scollo è riuscita a dare voce e corpo a questo mio pensiero.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
L’album è in cantiere, adesso siamo impegnati a promuovere un po’ di singoli, poi dopo i concerti penseremo anche a questo
Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!
Prima di cantare ho iniziato a scrivere,poi dopo ho iniziato a studiare al pianoforte musica classica.Durante il liceo,ho formato la mia prima band, iniziando a fare la gavetta, nel pomeriggio invece prendevo lezioni di canto, pianoforte e composizione.Appena concluso il liceo ho partecipato ad Area Sanremo Giovani, riuscendo a passare fino alle semifinali.Negli anni successivi ho continuato a studiare e a suonare in giro, fino a che non ho pubblicato il mio primo singolo i Colori dell’ombra.E da lì è poi partito tutto.In generale ascolto un po’ di tutto,dal soul,al rap,al cantautorato, lasciandomi influenzare ma senza però perdere la mia identità.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Non ho solo un messaggio da trasmettere attraverso la mia musica, ne ho diversi e spesso ho paura che quest’arte non basti.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Nella scena musicale italiana ci sono degli artisti a mio parere molto interessanti e non so cosa cambierei perché ognuno ha il suo mondo e va rispettato per questo.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Programmi futuri… adesso voglio concentrarmi sulle prossime canzoni in uscita e sui live che sono la cosa più importante, poi si vedrà.