Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Ricky Ferranti, artista poliedrico che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Aspetto, condividiamo con felicità l’intervista a Ricky Ferranti, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Ricky Ferranti si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Ricky Ferranti!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Intanto, grazie per questa intervista. Mi sono avvicinato alla musica attraverso le tastiere e poi le chitarre. Ho ancora in studio una Farfisa anni ’70 che mi aveva regalato mio zio.
Il blues ed il rock mi hanno poi portato alle chitarre elettriche ed acustiche grazie agli ascolti della music anni 60-70 tipo Hendrix, Beatles fino a Clapton e Mark Knopfler.
Com’è nato “Ricky Ferranti” e il suo personaggio, il suo sound?
Senza una reale pianificazione. In modo naturale penso, in base agli ascolti, alle esperienze , agli artisti che ammiro.
Alla fine, ognuno di noi è ispirato da qualcuno o qualcosa. Di conseguenza si rielabora il tutto con la propria creatività.
Il mondo del Rock, blues e country fanno da base all’aspetto melodico tipico italiano.
Questo anche nei brani più rock che ho fatto.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di Aspetto?
Solitamente scrivo prima i testi, soprattutto per le canzoni in italiano.
Così anche per “Aspetto” è nato prima il testo.
Come il precedente singolo, anche questo era una canzone scritta anni fa.
È rimasta chitarra e voce per anni.
Solo l’anno passato ho deciso di arrangiarla ed inserirla in quello che sarà il nuovo Album.
Il lavoro sarà contenuto in un EP/Album?
Come dicevo farà parte di un Album che avrà una sorta di filo conduttore tematico presente in tutte le canzoni legate anche da cover grafiche a sfondo fumettistico, curate da Fabio Miani, ottimo grafico d’ottimo musicista.
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Come ogni aspetto della vita, anche quello artistico non è esente da difficoltà.
È una continua ricerca e lotta tra momenti euforici e momenti duri.
L’elemento che tiene viva questa lotta è la fiamma della passione che, come una sorta di binario invisibile, ti conduce anche attraverso le salite più impervie.
Serve molta determinazione, ma ne vale la pena.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Citerei Jimi Hendrix e Mark Knopfler.
La loro musica è stata una folgorazione.
Ricordo ancora l’emozione quando ascoltai per la prima volta il riff di “money for nothing”.
Decisi in quel momento che avrei dovuto suonare quello, non sapevo minimamente come ma sapevo che dovevo farlo.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho avuto modo di accompagnare diversi artisti italiani ed internazionali, come Meneguzzi, Fiordaliso, Faletti fino a collaborazioni con Angel Forrest, grande cantante canadese Blues o Sherrita Duran , presente anche in un mio Album. Ho collaborato in un Album che dovrebbe uscire quest’anno in Vinile in cui sono presenti nomi come Bobby Kimball (cantante dei Toto), Tony Aldrige (batterista dei Whitesnake) ,Doogie White (Malmsteen e Rainbow) , e tanti altri musicisti internazionali, insomma un album pazzesco.
Mi piace collaborare con altri musicisti. Ho un Album che si Chiama “Rusty Miles” in cui suonano e cantano decine di musicisti diversi.
Negli ultimi lavori invece sono diventato più solitario, con poche collaborazioni.
Va a periodi insomma.
E la collaborazione con Red&Blue nel lavoro in promozione?
I singoli escono per l’etichetta LaPop che, come ufficio stampa, si avvale di Red and Blue.
Nella fattispecie Valentina si occupa di tutte le interviste, video interviste, rassegne stampa etc.
Un lavoro molto preciso e ben fatto direi.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Quando i brani non sono troppo introspettivi mi piace usare l’ironia per fare riflettere su certe tematiche.
In sintesi, è fare riflettere, porre dei dubbi o semplicemente divertire.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ad oggi ho pubblicato 17 tra album ed Ep a nome mio o come band in cui ho militato.
Passando dal Blues al rock fino al folk cantautoriale.
Per quanto riguarda le collaborazioni e concorsi sono veramente tante.
Citerei le pubblicazioni dei primi anni 2000 per Chitarre (rivista musicale di Roma) “Suonare nello stile di” ed i concorsi “Emergenza chitarre” e “Jimi Hendrix Tribute” indetti sempre da “Chitarre” e che vinsi negli anni 90.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Il tutto è legato al mercato. Il mercato non funziona come una volta e quindi anche la musica ne risente.
Se io per ascoltare una canzone ho come unica possibilità quella di comprare un disco a 10 euro questo disco avrà un valore di 10 Euro.
Se con un abbonamento da 10 euro ho accesso a tutta la musica del mondo capisci che ogni canzone che ascolto vale 10 diviso qualche milione di canzoni.
Praticamente oggi le canzoni sono gratis e quindi non hanno più valore.
Questo in un’ottica di mercato.
Tutto ciò si ripercuote sulla qualità degli ascolti.
Se pago per qualcosa, pretendo qualcosa, sono più attento, critico.
Io quando compravo un CD lo imparavo a memoria, leggevo il libretto, sapevo chi suonava cosa,
Oggi l’ascolto medio è distratto, superficiale.
Insomma, tutto questo per dire che oggi le canzoni sono purtroppo in secondo piano, viene prima il personaggio, il gossip, l’ospitata etc.
Sanremo segue questa logica, ed infatti la canzone sembra un corollario ad un mondo di gossip, vestiti, ospitate.
Oggi purtroppo le canzoni sono sul fondo, nascoste. A Volte ci si accorge di loro e che c’è ancora qualcosa di buono.
Fosse per me farei sparire tutto il mondo dello streaming, riportando valore ad ogni singola canzone anche come oggetto.
Ma Ciò è ormai impossibile.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Beh, sicuramente il lavoro precedente “Passano le Estati” ed i due Albume precedenti “Nuovi Eroi “ed “Al Mondo”
Per gli amanti del rock, blues consiglio “Rusty Miles” e “Feel the Blues” rimasterizzato d poco.
Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa stai lavorando?
Il prossimo brano dell’album naturalmente è ciò su cui sto lavorando.