Con grande gioia diamo il benvenuto alla band Soundsick, formazione poliedrica che raccoglie consensi a go-go. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro D.u.s.k., pubblichiamo con estremo interesse l’intervista alla band Soundsick, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita dei componenti, la formazione Soundsick si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto alla band Soundsick!
Com’è nata vostra la passione per la musica?
Ciao Andrea!! Per quanto riguarda noi fratelli Onibokun, la nostra passione per la musica abbiamo iniziato a coltivarla fin da quando eravamo bambini. I nostri genitori sono da sempre amanti della musica e nostro padre a casa ha sempre avuto strumenti musicali che abbiamo iniziato a suonare sin da bambini. Con il tempo, abbiamo sviluppato i nostri gusti musicali e con essi è venuta poi una gran voglia di comporre musica propria. Da quel momento in poi non ci siamo più fermati. Anche Valentino ha iniziato a sviluppare una grande passione per la musica fin da piccolo, ma la prima volta che ha imbracciato una chitarra è stata dopo essersi infortunato facendo salto in alto… Già perché Valentino è anche un ottimo atleta, oltre che un ottimo chitarrista, ma dato che noi eravamo in cerca di un bassista, dopo avergli fatto la proposta di entrare a far parte della band, fortunatamente accettò…Da lì in poi siamo diventati inseparabili compagni di avventure.
“Soundsick” vogliamo sapere di più dei vostri superpoteri…! Come descriveresti la nascita di D.u.s.k.?
Il brano è nato in un periodo in cui avevamo acquistato degli effetti eco con i quali eravamo su un’altro pianeta. Mentre stavo suonando la chitarra avevo una forte sensazione allo stomaco e solitamente quando avvertiamo ciò, sappiamo bene che potrebbe nascere qualcosa di bello a livello musicale. Quella volta andò così. Gli effetti, i suoni, e i rumori sono ciò che condizionano la nostra mente durante la scrittura di un brano. Lo stato d’animo invece è il propulsore che condiziona il nostro cuore e fa nascere quella magia chiamata creatività.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
Si!! Abbiamo girato il videoclip di D.u.s.k. durante l’estate scorsa con il regista Gianluca David, il quale è stato davvero bravo e mettere in pratica immagini, storia e musica. Il video è stato pubblicato su YouTube agli inizi di novembre è stato pubblicato su alcune piattaforme ed è stato trasmesso da alcuni canali televisivi nazionali e regionali. Se non lo avete ancora visto, lo potete trovare in rete a questo link: https://youtu.be/E7DC1peESLg?si=BQLiXgFSzlZOSCcI
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
D.u.s.k. e’ il secondo singolo estratto del nostro album “Epigram”uscito lo scorso anno.
In quest’album abbiamo inserito diverse tematiche: la pazzia, la morte, il femminicidio, l’abbandono e la Politica… Con questo brano ( D.u.s.k.) invece, affrontiamo la tematica del cambiamento e della voglia di rinascere da un periodo buio con il quale speriamo di trasmettere la stessa cosa all’ascoltatore.
Cos’è per voi l’arte, la musica?
L’arte e la musica per noi sono una cura alla quotidianità e la base della vita! Sono lingue universali con le quali comunichi con tutto il mondo e con tutto l’universo.
Sono fondamentali per affrontare i momenti difficili.
Quali sono le vostre influenze artistiche?
Le nostre influenze derivano da tutta la musica in generale che parte dagli anni 60 ad oggi.
Ovviamente cerchiamo sempre di spingerci oltre a cercare nuove sonorità per poterci distinguere il più possibile, ma senza perdere l’impronta della Band. La nostra è una continua sperimentazione verso qualcosa di nuovo.
Quali sono le vostre collaborazioni musicali?
Durante il nostro percorso artistico abbiamo avuto il piacere di aprire i concerti di band come Il Teatro degli Orrori, ZU, Niccolò Fabi, The Fratellis, Nick Oliveri (Queens of the Stone Age, Kyuss) Criminal Jokers, Gianni Maroccolo, Luca Bergia e molti altri… Il nostro ultimo disco “Epigram” è stato registrato da Nicola Giorgetti e David Lenci il quale avendo lavorato con molti artisti di fama nazionale ed internazionale, è stato un vero caposaldo per la musica e per molti musicisti a livello globale.
Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?
Tramite la nostra arte vogliamo far viaggiare l’ascoltatore attraverso emozioni autentiche, storie che parlano di vita quotidiana, di lotte interiori e di speranza. Cerchiamo di creare un legame diretto con chi ci ascolta, offrendo uno spazio di riflessione e di energia dove ognuno può ritrovarsi. L’obiettivo è sempre quello di comunicare qualcosa di vero, che lasci un segno.
Parliamo delle vostre pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ogni esperienza è stata per noi una tappa importante. Dai primi live nei piccoli locali alle serate più importanti, ogni palco ci ha insegnato qualcosa. Le pubblicazioni sono il frutto di un grande lavoro di squadra e di passione. Sapere che la nostra musica arriva al pubblico, è per noi una grande soddisfazione. Partecipare a concorsi ci ha permesso di confrontarci con altri artisti e di crescere. Siamo orgogliosi di ogni passo compiuto finora e non vediamo l’ora di affrontare nuovi percorsi.
Cosa ne pensate della scena musicale italiana? E cosa cambiereste/migliorereste?
La scena musicale italiana è incredibilmente variegata e ricca di talenti, ma spesso sembra mancare un supporto adeguato per gli artisti emergenti. Ci sono tanti progetti validi che non riescono ad avere la visibilità che meritano. Cambieremmo la tendenza a puntare sempre sugli stessi nomi e stili, promuovendo più spazio per la sperimentazione e per chi porta qualcosa di nuovo. Inoltre, crediamo che ci sia bisogno di una maggiore valorizzazione dei live, che sono l’essenza della musica.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
Consigliarvi un solo brano per noi è difficile, perché ogni singola canzone che abbiamo scritto, ha un’identità e una storia particolare. Ogni canzone è nata in un momento diverso, con emozioni, ispirazioni uniche e tutte insieme formano un viaggio che racconta chi siamo e cosa vogliamo trasmettere.
Invitiamo ad ascoltare il nostro progetto musicale dall’inizio alla fine, perché crediamo che solo così si possa cogliere davvero il filo conduttore e l’anima della nostra musica. Ci piace pensare ogni singolo album come a un dialogo continuo con chi ascolta, dove ogni traccia ha un ruolo speciale nel racconto complessivo.
L’invito è: mettersi le cuffie e lasciarsi trasportare… siamo sicuri che gli amanti del nostro genere musicale troveranno il brano che più risuona con loro stessi…
Progetti a breve e lungo termine?
A breve termine stiamo lavorando su nuove produzioni, perché sentiamo il bisogno infinito di sperimentare nuovi suoni e abbiamo in cantiere dei nuovi brani pronti per essere registrati. Stiamo anche programmando una serie di live, perché il contatto diretto con il pubblico è fondamentale per noi: è anche lì che la nostra musica prende vita davvero.
A lungo termine, il nostro sogno è consolidare la nostra identità artistica e raggiungere un pubblico sempre più vasto, anche fuori dai confini italiani. Non vogliamo smettere di crescere, sia come band che come individui e magari lasciare un segno duraturo nella scena musicale, chi lo sa? Lavoriamo per creare qualcosa che resista nel tempo e che possa continuare a ispirare.
Grazie di cuore per questa intervista Andrea, ti mandiamo un abbraccio e ti auguriamo un buon lavoro!!!
SOUNDSICK