“Road House” e altre storie, raccontate direttamente da Jessica Tozzato

“Road House” e altre storie, raccontate direttamente da Jessica Tozzato

Con grande piacere diamo il benvenuto a Jessica Tozzato , artista poliedricA che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnatA nella promozione del lavoro “Road House”, condividiamo con piacere l’intervista a Jessica Tozzato , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Jessica Tozzato ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Jessica Tozzato !

Com’è nata tua la passione per la musica?

Ascolto musica fin da quando ero bambina e rimanevo incantata ogni volta che in TV trasmettevano concerti o esibizioni live. Un giorno chiesi in regalo il gioco “Canta Tu”, e da lì è iniziato tutto. Si, quello è stato il mio primo vero contatto con il canto e con il sogno di fare musica.

Com’è nato “Jessica Tozzato ” e il suo personaggio, il suo sound?

Più che un personaggio, sento che in questo progetto sto mostrando me stessa al cento per cento, chi sono davvero e cosa voglio trasmettere. Mi sto divertendo tantissimo e il mio desiderio è far arrivare questa energia anche a chi mi ascolta.

A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per “Road House”?

Assolutamente sì! “RoadHouse” è un brano scritto da Namida, un’artista straordinaria. È stato amore a primo ascolto. Appena l’ho sentito ho pensato “è mio!”. Ho sentito che rispecchiava perfettamente la mia essenza e la mia voglia di raccontarmi in modo sincero.

Il brano ti fa viaggiare in un mondo diverso, come se per quei minuti vivessi dentro un film, con la musica a fare da colonna sonora alle emozioni.

com’è nato il suo videoclip?

Per ora non c’è ancora un videoclip ufficiale, ma non escludo che in futuro possa arrivare! Ho tante idee in mente e magari presto vi sorprenderò… vi terrò sicuramente aggiornati!
È prevista l’uscita di un disco?

“RoadHouse” rappresenta il punto di partenza di un progetto più ampio. Stiamo già lavorando a nuovi brani e credo che questo possa essere solo l’inizio di qualcosa di ancora più grande e importante.

Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!

Ho sempre amato cantare, e quindi dopo aver scoperto grazie al canta tu che riuscivo a prendere qualche nota giusta, i miei genitori mi proposero di iniziare a studiare canto all’età di 11 anni. A 12 anni cominciai a partecipare ai primi concorsi canori, il primo fu “Il Talentiere” Con Teddy Reno. A 14 anni fui scelta per frequentare il CET di Mogol, un’esperienza indimenticabile. Negli anni ho continuato a partecipare a vari concorsi e nel 2019 sono arrivata finalista al Festival Show di Caorle. Da qualche anno studio chitarra per potermi accompagnare e continuo a studiare ogni giorno e non ho alcuna intenzione di fermarmi.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Vorrei condividere emozioni vere, quelle che tutti noi viviamo ogni giorno: la gioia, la malinconia, l’entusiasmo. Voglio far ballare, sognare, ridere, piangere. La musica per me è un modo per stare bene e per far stare bene gli altri, è un rifugio e un momento di libertà.


Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Negli anni ho avuto la fortuna di esibirmi in diversi contesti, da concorsi importanti a live più intimi, ognuno con la sua magia. Ogni palco mi ha insegnato qualcosa di nuovo e mi ha dato la spinta per continuare a crescere.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Trovo che la scena musicale italiana oggi sia meravigliosamente varia. In base al mio stato d’animo posso scegliere chi ascoltare, e questo è bellissimo! Ci sono artisti molto diversi tra loro, originali e autentici, e credo che questa diversità sia una grande ricchezza.

Mi piace anche vedere come tanti guardino all’internazionalità, contaminando i suoni con influenze d’oltreoceano, ma restando sempre fedeli alla tradizione italiana e alla forza delle parole. È proprio questo mix che rende la musica italiana così speciale. 

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Vi consiglio di ascoltare Dove andresti tu”, il mio primo brano pubblicato. È stato il punto di partenza di tutto, il pezzo che mi ha aiutata a capire la direzione che volevo prendere e il modo in cui volevo raccontarmi.

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Il mio sogno più grande è continuare a stare bene facendo ciò che amo, la musica. Mi piacerebbe poter continuare a pubblicare le mie canzoni, farle arrivare a più persone possibili e vivere di ciò che mi fa stare bene ogni giorno.