Con grande piacere diamo il benvenuto a Serena Sartini, artiere poliedrica che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro L’UNIVERSO IN MEZZO A NOI, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Serena Sartini, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita, Serena Sartini si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Yourvoice Records, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Serena Sartini!
Com’è nata la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata da piccolina. Mio papà ascoltava musica tutto il giorno e suonava la chitarra. Io ho iniziato a cantare molto presto e non ho più smesso.
Com’è nata SERENA SARTINI e il suo personaggio, il suo sound?
Mi piace pensare di indossare nella mia persona l’energia che porta il mio nome e poi l’energia della famiglia da cui provengo. Il mio sound rispecchia la natura che mi appartiene un po’ da sempre, sognante, in effetti la dimensione in cui vivo è molto eterea: sono sensibile e questo mi porta a percepire molte cose sottili del mondo che mi circonda, perciò sono molto legata a tutto quanto sia vibrazione, suono, sensazione, emozione…
Come è stato concepito il lavoro L’UNIVERSO IN MEZZO A NOI?
Il lavoro è nato come collaborazione con Marco Giorgi della Yourvoice Records. Il tema del singolo nasce dal mio inguaribile romanticismo e da una buona parte di storia personale.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Attraverso la musica mi piace trasmettere una storia: la mia, la vostra, quella di chi ascolta. La voce è capace di raccontare e di far vivere l’interiorità e l’incredibile ricchezza di ciascuno di noi. Vorrei che la voce fosse strumento di questo.
Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Fino all’anno scorso facevo parte di un Gruppo Spettacolo che si esibiva in piccoli palchi ed eventi della regione. Ho partecipato a ben pochi concorsi classificandomi sempre in buone posizioni, ma non mi sono mai avvicinata troppo al mondo dei provini.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Ci sono figure della scena musicale italiana che adoro e stimo. Parlo di Arisa, Michele Bravi, Elisa…mi piacciono gli artisti dei quali si percepisce l’essenza, che danno valore alla fragilità, alla dolcezza, che non hanno bisogno di “aggiungere”. C’è bisogno di esempi così.
Come stai vivendo da artiere e persona questo periodo del covid-19?
Vivere il Covid per me significa cercare di vivere al meglio delle possibilità a disposizione. Della serie: se chiudono le palestre, mi alleno al mare; se non posso raggiungere il mare, mi alleno in casa. Quello che conta è che non deve mancarmi la mia seduta di allenamento.
Questa è stata più o meno la mia filosofia durante tutto il periodo di reclusione, se sono costretta a “stare ferma”, preferisco far lavorare per me questo momento di rallentamento, piuttosto che subirlo.
Quali sono i programmi futuri?
Il programma futuro è creare uno spazio mio tramite i social, in cui potermi esprimere liberamente. Coltivare quello spazio e me stessa.