A volte guardandosi alle spalle sembra che gli anni, i sacrifici e gli ostacoli, siano passati così velocemente. Sembra ieri che provavi quel brivido del palco, calcato la prima volta, e quegli interminabili attimi di esitazione prima di dire “è il mio momento”. Ha provato questo Sofia Buscè, giovanissimo talento vocale, che oggi abbiamo il piacere e l’onore di intervistare per il nostro spazio.
Nasce così in lei la passione per la musica, su un palco che l’ha rapita e le ha dato una formidabile spinta che tuttora le dà forza e costanza. Impegnata nella promozione di “Milena“, il suo nuovo singolo, Sofia Buscè è una giovane artista di talento che ci racconta di seguito qualche interessante particolare in più della sua attività artistica.
Com’è nata la passione per la musica?
Penso di averla scelta già da bambina, ricordo le feste di compleanno e tutti i bambini che giocavano, poi c’ero io che invece le passavo davanti allo stereo completamente ipnotizzata. Quindi i miei hanno pensato bene di farmi prendere subito delle lezioni di pianoforte.
Come è stato concepito il singolo “MILENA”?
È nato pianoforte e voce in maniera molto rapida, il testo l’ho scritto di getto e non l’ho mai modificato, stessa cosa per la melodia. Poi l’ho portato in studio, per capire se era fattibile, è piaciuto e l’abbiamo arrangiato!
E com’è nato il suo videoclip?
Il videoclip è nato da un’idea del regista, Emanuel Lo, di rendere il racconto della canzone molto realistico, è il backstage di come è nata la canzone che poi si trasforma in videoclip ufficiale.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
è sicuramente in cantiere un album, ma prima faremo sicuramente uscire altro!
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
tumultuoso, non trovo un termine migliore! non credo di poter ancora dire “le ho passate tutte”, ma sicuramente molte, dalla gavetta, al suonare nei locali a pochissimo, ai “produttori” che cercano imbrogliarti, insomma ho incontrato persone e cose che hanno cercato di ostacolare il mio percorso. Penso però che è anche per questo che ho le ossa forti adesso, per quanto so che ho ancora tanto da scoprire e imparare.
Quali sono le influenze artistiche?
Sono cresciuta con la musica soul e il blues, poi ho scoperto il jazz e mi sono appassionata anche al pop/rock, direi che la sperimentazione non mi è mai mancata… forse in questo momento, posso dire di rispecchiarmi in due artisti: Noa e Sting.
Quali sono le collaborazioni musicali?
Attualmente, non ho collaborazioni musicali, ma chissà, non le escludo!
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Vorrei trasmettere ciò che le persone, ed io tra loro, hanno a volte paura a dire o esprimere, vorrei parlare di verità, anche se fa male, di rapporti, perchè alla fine i problemi degli esseri umani nascano proprio dal rapporto con gli altri.
Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
Esperienze di live e concerti che non vedo l’ora di ricominciare, manca proprio l’odore del palco, luogo per me sacro e sicuro in cui avviene la mia metamorfosi. Per quanto riguarda i concorsi, non ho mai partecipato.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso ci sia una grande varietà ma al tempo stesso tanta omologazione. A questo proposito, mi sento di citare un grande maestro, Vincenzo Mollica, che in un’intervista disse “L’artista vero non cambia mai, perchè ha i suoi tempi e non si fa mai imporre i tempi della contemporaneità”. Quindi credo che se potessi modificare qualcosa, cambierei la scena musicale limitandola a chi ha qualcosa da dire, a chi sa cantare ed emozionare in maniera originale, personale e vera.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
Al momento stiamo lavorando ai prossimi brani, quindi presto vi potremo consigliare l’ascolto di un secondo brano!
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Adesso meglio, all’inizio la botta è stata fortissima, dal punto di vista lavorativo, anche se devo ammettere che sono stata comunque fortunata in quanto non erano previsti live ma piuttosto lavoro in studio. Piuttosto, è stato difficile dal punto di vista personale ed umano, ho trascorso la quarantena da sola, quindi per più di due mesi non ho visto nessuno, è stato davvero complesso riprendere i rapporti e reggere il bombardamento mediatico, ma posso dire che per indole sono una persona che reagisce, quindi nonostante la difficoltà ho trovato riparo nella creatività, ho dipinto, fatto yoga, suonato, scritto e ovviamente imparato a fare la pizza!
Quali sono i programmi futuri?
Come ho già accennato stiamo lavorando molto in studio per l’uscita di un secondo singolo, ci prepariamo in previsione di live (streaming al momento), ma siamo pronti a tutto!