Onorati e privilegiati, diamo il benvenuto a BEN CAVENDISH, artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Memory Lane, pubblichiamo con gratitudine l’intervista a BEN CAVENDISH, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, BEN CAVENDISH si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con ASHES,Red&Blue,Cantieri Sonori,Artist First, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a BEN CAVENDISH!
- Com’è nata tua la passione per la musica?
Mi sono avvicinato alla musica da molto giovane; a 10 anni ascoltavo di tutto e ho iniziato a suonare la batteria, e parallelamente, anche altri strumenti. Già negli anni del liceo mi divertivo a scrivere canzoni, ma non sapevo che mi avrebbe portato a farlo professionalmente.
- Dietro un personaggio può esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è BEN CAVENDISH e il suo personaggio
Bella la citazione a Pirandello. Ben Cavendish sono due persone. Una è Eugenio (il mio vero nome), che ha un lato più intimo e cantautoriale; l’altra è Ben, il lato più artistico, creativo e a tratti “bohémien”. Una non può esistere senza l’altra.
- Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di Memory Lane?
Di Memory Lane è nata prima la musica; ho iniziato a lavorarci all’inizio del primo lockdown. Mi sentivo spaesato, un po’ perché era una situazione nuova per tutti, un po’ perché tutti i miei piani per quell’anno erano saltati. Perciò ho iniziato a produrre parte della strumentale, per poi mettere a punto il testo nei mesi successivi. Sono sicuro che tutti abbiamo sofferto il fatto di non poter vedere i nostri cari, da lì è nata la frase ‘Non posso avere te e allora voglio una corona sopra la mia testa’. Trasformare il dolore in ambizione.
- Il lavoro è accompagnato da un video?
Il mio EP è accompagnato da alcuni visuals (disponibili su Spotify), mentre uno dei singoli precedentemente usciti ‘Sollievo’, è stato rilasciato insieme ad un Lyric video su Youtube.
- Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Il singolo Memory Lane è già parte di un progetto, per la precisione un EP, uscito il 4 Marzo, che porta il nome di ‘SOLITO SABATO SERA’. Vi consiglio di correre su Spotify ad ascoltaro
- Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Fino ad ora è stato un percorso piacevole e soddisfacente, ovviamente nel contesto degli emergenti. Il mio singolo ‘Sollievo’ con ASHES ha raggiunto da poco i 30k ascolti su Spotify, ma soprattutto sto ricevendo molto apprezzamento dal panorama romano emergente.
- Quali sono le tue influenze artistiche?
Tra le mie influenze ci sono sicuramente Mac Miller, Sting e Green Day, ma anche Alex Baroni, Calcutta e Franco126.
- Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Fino ad ora sono due le collaborazioni uscite, si tratta di ‘Via da me’ di Luca e Brusa e ‘Vertigo’ di Shark. Ultimamente però sto lavorando con tanti artisti diversi, ed è in programma l’uscita di varie collaborazioni, sia come featuring, sia come produttore dietro il brano.
- E le collaborazioni con ASHES, Red&Blue, Cantieri Sonori e Artist First nel lavoro in promozione?
Ho conosciuto la realtà i Cantieri Sonori un anno fa circa grazie ad ASHES e sono contento che abbiamo appoggiato anche il mio progetto da artistico e non solo quello di producer. Infatti ho realizzato per Cantieri Sonori le produzioni dei primi due singoli proprio di AHES. Cantieri Sonori collabora da anni sia con Artist First che con Red&Blue. Tutte e tre insieme sono fondamentali per me e per la cura che mettono nei dettagli del mio progetto per fa sì che la mia musica arrivi a più persone possibili.
- Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Ovviamente, in primis si parla di musica. Credo di avere uno stile molto riconoscibile, perciò quello che voglio trasmettere per ora è un tipo di arte fresca, nuova e che incuriosisca l’ascoltatore. Ttto ciò accompagnato da un immaginario ben preciso e distinguibile dal resto.
- Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Fino ad ora posso vantare una discreta esperienza in ambito live; ho suonato in tantissimi locali di Roma, nel corso di questi anni, e penso di aver raggiunto un buon livello, anche se ovviamente ho ancora molto strada da fare e miglioramenti su cui lavorare. Nei prossimi mesi ho intenzione di tentare la partecipazione a vari concorsi e festival.
- Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che l’Italia abbia la fortuna di avere un panorama musicale estremamente variegato e diverso; non credo cambierei nulla, tranne forse l’ambito delle ‘hit estive’ che ricalcano quelle dell’estate precedente, create appositamente per farci soldi sopra e che mancano in assoluto di creatività e impegno artistico. Il panorama indie/pop e hip hop, però, è davvero pieno zeppo di perle.
- Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Credo potrebbe piacervi ‘Perdo Tempo’. Non so perché, lo dico a sensazione!
- Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Ultimamente la situazione Covid si sta un po’ risollevando, permettendoci per un istante di distogliere lo sguardo e lavorare ai nostri progetti più liberamente. Negli scorsi tempi non l’ho di certo vissuta bene, ma ultimamente sento che il vento sta cambiando per noi artisti (nonostante la situazione internazionale attuale che, come sappiamo, è tragicamente grave).
- Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa stai lavorando?
In pentola bolle una gran quantità di collaborazioni e featuring che usciranno nel prossimo periodo. Inoltre, ho in programma di tuffarmi ed esibirmi in più occasioni possibile per portare la mia musica in giro.