Con grande gioia diamo il benvenuto a MENEK, al secolo Domenico Fusco, artista poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro REAL LIFE, condividiamo con felicità l’intervista a MENEK, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, MENEK ci condividerà con quelle che sono le collaborazioni, tra le più importanti come quelle con Sorry Mom!, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a MENEK!
Ciao Andrea, ecco le risposte di Menek per l’intervista 😉
Com’è nata tua la passione per la musica? Credo sia qualcosa di innato, ricordo ancora quando mio padre portò a casa una tastiera Casio, avevo 5 o 6 anni ed era la prima volta che toccavo uno strumento; dopo qualche giorno in cui praticamente non mi staccavo da lei riproducevo diverse melodie ad orecchio, e quando i miei mi videro suonarla e mi chiesero se volevo prendere lezioni. La mia risposta fu affermativa ed entusiasta. Da allora ho solo introdotto nuovi strumenti, la chitarra intorno ai 14 anni, poi la batteria e la curiosità per qualsiasi cosa che mi permettesse di esprimermi in note. Per cui credo che più che una passione, la musica sia semplicemente parte di me.
“MENEK” vogliamo sapere di più dei tuoi superpoteri…! In realtà credo che l’unica cosa di me che si possa definire un “vero” super potere, è la capacità di empatizzare e comprendere gli altri, una qualità che chiaramente mi ha aiuta costantemente nel mio percorso artistico. Volendo aggiungerne un’altra direi che riesco a contenere varie anime in me, cosa che non sempre mi da un vivere semplice, ma che mi permette di avere sguardi sempre diversi su ciò che mi circonda.
Come è stato concepito il lavoro REAL LIFE? Real Life è un brano di denuncia che va oltre la solita retorica del vittimismo, dilagante nella nostra società, scimmiottando l’ipocrisia che governa il mondo di oggi e l’ambiguità di chi la deduce. Nasce proprio dal bisogno di andare contro, contro ciò che ci circonda, contro l’apatia del vivere quotidiano e contro ciò che dovremmo o non dovremmo essere, ma con una costante domanda: rompere gli schemi e cercare emozioni forti è la strada giusta per un “vero vivere”. Ed ecco che è nata questa canzone, scritta in qualche ora e sputata fuori dall’anima.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip? Assolutamente e il video di Real Life prova ad essere proprio uno squarcio nel vivere quotidiano, c’è questo ragazzo Ralf, il suo nome lo potete scoprire verso la fine del video, che comincia la sua giornata nel più classico dei modi, ed io mi trovo proprio ad interpretare nel video quella vocina, demone o anche angelo interiore, che in un crescendo musicale e visivo, porta questo ragazzo a interrompere la sua quotidianità, con delle azioni che mai avrebbe pensato di arrivare a fare. Per il resto non vi svelo altro, andate a guardarlo!
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco? Al momento ho prodotto tre singoli, ed altri ne usciranno, ma si l’idea e di raccogliere tutti i singoli usciti o in uscita durante il prossimo anno e farli culminare, con l’aggiunta di brani inediti, in un unico album, per il quale posso darvi in anteprima assoluta anche il titolo, si chiamerà “Stone”.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi? Facendo riferimento al progetto Menek, il percorso è decisamente ancora breve per trarre delle conclusioni, ma da Maggio, data di uscita del primo singolo) ad oggi, sono successe davvero tante cose e ho avuto diversi riscontri dal pubblico e la stampa, che mi hanno convinto ancora di più a continuare in questo progetto!
Quali sono le tue influenze artistiche? Le ispirazioni sono delle più varie ed ho sempre ascoltato tutta la musica ponendo un unico requisito, ovvero che indipendentemente dal genere sia un’opera creata per bisogno artistico e non commerciale. La musica smette di essere arte proprio quando si lascia condizionare da regole di mercato, ma in ogni genere ed epoca ci sono artisti validi; volendone citare alcuni che sono stati sicuramente di ispirazione per me, ti direi i The Doors, per poi passare ai Nirvana, che hanno influenzato credo tutta la musica contemporanea e agli The Smashing Pumpkins. Jeff Buckley, una delle voci più grandi dei nostri tempi e i Queen, ma adoro anche band contemporanee come i Queens of the Stone Age o gli Arctic Monkeys ed artisti pop come Sia o lo stesso The Weekend
Quali sono le tue collaborazioni musicali? La seconda anima del progetto Menek è senza dubbio il produttore e compositore Jacopo Mariotti, che ha prodotto e mixato tutti i brani usciti e in uscita, ma spero un giorno di poter collaborare anche con altri artisti, con i quali stiamo già definendo diversi progetti!
E la collaborazione con Sorry Mom! nel lavoro in promozione? I fantastici ragazzi di Sorry Mom li ho conosciuti qualche mese fa, hanno ascoltato i miei lavori e hanno creduto in quello che sto facendo. E’ un piacere lavorare con professionisti come Marco Biondi, il cui curriculum parla da solo, e Luca Bernardoni, loro sono come una famiglia e credo che ci stiamo arricchendo a vicenda! Non vedo l’ora procedere con altri lavori, il meglio deve ancora venire.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte? I più vari, il quotidiano mi ispira, cosi come mi lascio ispirare dai viaggi che per il mio lavoro ho fatto e le persone che ho incontrato. Qualsiasi cosa dentro me, senta il bisogno di uscire, viene espressa in musica, l’amore, la rabbia, l’identità e ciò che ci circonda, tutto si fonde per dare corpo alle vibrazioni che mi attraversano.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi? In realtà non essendo più cosi giovane, ho alle spalle una carriera musicale molto vasta e variegata. I traguardi più grandi sono proprio quelli che mi hanno permesso di suonare su palchi importanti e anche al di fuori dell’Italia.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti? Io credo che ci siano tante cose interessanti, però credo anche che l’idea di una scena musicale che diventi un mercato musicale, soprattutto in paesi come l’Italia dove non si osa più cosi tanto, appiattisca. E’ un discorso molto ampio, ma credo che il cambiamento debba partire anche da noi artisti, tornare a vivere la musica come un bisogno creativo, più che come un traguardo da raggiungere, per il quale essere pronti anche a rispettare delle regole di mercato; forse con più stimoli e più intraprendenza riusciremo ad obbligare anche chi è “sopra di noi” a rischiare.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare? Vi consiglio decisamente di ascoltare tutti e tre i singoli usciti in questo anno, ovvero Burn Clean, Burning Ace e appunto Real Life. Sono tre brani con tre anime diverse e paradossalmente generi diversi, nei quali riuscirete a percepire e comprendere di più cosa sono e cosa è Menek.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19? Credo che sia uno snodo epocale e che come tale debba imporre delle riflessioni sia scientifiche che personali; ho sentito il Covid sulla mia pelle, ne sono stato affetto e nonostante la mia giovane età ho avuto una polmonite che fortunatamente sono riuscito a superare, sono qui a raccontarlo quindi mi considero davvero fortunato, ma credo la ripartenza passi da una consapevolezza più profonda che dobbiamo raggiungere, affidandoci alla scienza e cominciando a percepire le libertà che avevamo e torniamo ad avere come un reale dono.
Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa stai lavorando? Come vi ho detto ci sono altri brani pronti ad uscire nei prossimi mesi, posso solo dirvi che tra fine Gennaio e inizio Febbraio ci sarà un’altra uscita, un altro brano a cui sono particolarmente legato che continuerà a dare voce alla mia anima rock, per cui restate sintonizzati, seguitemi su tutti i canali perché ne vedrete e sentirete delle belle!