Uno spritz con i Neida eccezionale formazione, vita e curiosità partendo da “Ogni Natale”

Uno spritz con i Neida eccezionale formazione, vita e curiosità partendo da “Ogni Natale”

Straordinaria intervista oggi alla band Neida , formazione poliedrica che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Ogni Natale”, approfondiamo con riconoscenza l’intervista alla band Neida, grati e onorati per il loro tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita dei componenti, la formazione ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto alla band Neida!

Com’è nata la vostra passione per la musica?

Tutti custodiamo questa passione sin da quando siamo bambini, ed è questo ciò che ci accomuna. Ci siamo avvicinati alla musica tramite modi differenti, chi per influenza familiare chi per proprio interesse. Abbiamo tutti imparato a suonare uno strumento durante l’infanzia e da lì nessuno si è più allontanato da questo mondo.

Come sono nati i Neida e com’è nato il loro sound?

Il primo incontro è stato tramite il programma televisivo “The Coach”, in seguito al quale siamo entrati tutti all’interno dell’associazione MondoRec, grazie al batterista (Cristian) che già ne faceva parte. Qui tutto è iniziato con “Battito”, uno short-film diretto da Guido Milani che ha fatto il suo debutto al Rec Film Festival 2024 e dal quale proviene l’omonimo nostro primo inedito. Durante le riprese ci siamo calati nelle curiose vesti di attori, interpretando noi stessi in una storia di finzione, che ci unisce in un binomio cinematografico-musicale che è il cuore pulsante di MondoRec. Così abbiamo cominciato a ricercare un’identità musicale che ci rappresentasse. Siamo quindi in fase di sperimentazione, attualmente in particolare sul pop rock, per trovare il sound che più ci caratterizza e identifica.

Come descrivereste la nascita di “Ogni Natale”?

La nascita di “Ogni Natale” rappresenta il bisogno di esprimerci riguardo una tematica, purtroppo, di grande attualità, che ci sta molto a cuore e che siamo volenterosi di condividere. Il fine di questo brano è portare un messaggio di pace e serenità, legandolo al concetto di bontà natalizia. Per noi è importante lanciare una sensibilizzazione nei confronti dei più giovani, ricordando che non si tratta affatto di una tematica scontata. Per questo, nel videoclip abbiamo scelto di mostrare immagini reali di ciò che sta accadendo nel mondo, accompagnate da giovani attori che hanno interpretato il significato della storia che raccontiamo.

Si sa che un’immagine vale più di mille parole e le note non sono da meno, il lavoro è stato valorizzato da una clip? L’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?

Sicuramente le note del brano sono state valorizzate dal videoclip, curato attentamente per raccontare la storia che descriviamo. Per esprimere al meglio questo tema “Ogni Natale” è un singolo. La nostra prossima produzione riguarderà il sequel dello short-film “Battito”, con un nuovo inedito ad esso correlato.

Cos’è per voi l’arte e la musica?

Tutto. L’arte è condivisione, solidarietà nei confronti di chi ascolta, è una cura e un metodo di sfogo, dove tutti ci rifugiamo. Nella musica i nostri pensieri prendono voce, è il mezzo grazie al quale riusciamo a esprimere ciò che a parole non si può descrivere. Senza la musica non saremmo noi stessi.

Quali sono le vostre influenze artistiche?

Ci piace ascoltare differenti tipi di artisti, che spaziano ogni tipo di genere. Ognuno di noi prende spunto dai propri idoli, da portare poi nel complesso del gruppo unito agli altri. Tuttavia, cerchiamo sempre di trovare una sonorità nostra originale e autentica.

Quali sono i contenuti che volete trasmettere attraverso la vostra arte?

Pensiamo che l’arte sia uno strumento e un tramite creativo per poter trasmettere i principi in cui crediamo e a cui teniamo. Uno dei nostri obiettivi principali è sicuramente il voler condividere emozioni, le stesse che proviamo noi quando facciamo musica, diffondendo valori solidali come l’inclusione, l’amicizia, l’amore… l’umanità. La musica ci ha unito, nonostante la distanza che separa i luoghi in cui abitiamo, permettendoci di creare non solo un gruppo musicale, ma prima di tutto un legame con persone nuove entrate a far parte delle nostre vite, che ora sono fondamentali ed essenziali. Allo stesso modo, vorremmo poter donare un senso di unione, senza distinzioni o pregiudizi, offrendo un luogo sicuro e libero per chi ci ascolta.

Parliamo delle vostre pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

La nostra prima esperienza live è stata alla finale del Rec Film festival 2024, dove abbiamo suonato per la prima volta il nostro primo inedito “Battito”. È stata un’emozione immensa, nessuno di noi avrebbe mai pensato di ritrovarsi insieme sullo stesso palco in seguito all’incontro avvenuto a “The Coach”. Ognuno di noi singolarmente aveva già fatto esperienza di concorsi e live, ma suonare in gruppo ci ha donato un brivido che mai avevamo provato prima. La pubblicazione di entrambi i nostri inediti, che hanno un posto speciale nel nostro cuore, ci regala tantissima gratitudine e soddisfazione. Vederci e ascoltarci in radio ed essere nelle classifiche degli artisti emergenti è un traguardo che mai avremmo pensato di raggiungere in così poco tempo e che ci sprona a dare sempre il meglio di noi.

Cosa ne pensate della scena musicale italiana e cosa cambiereste e migliorereste?

La scena musicale italiana è cambiata parecchio nel corso del tempo. Molte tradizioni musicali del nostro paese sono ancora radicate in ambiti caratteristici come l’opera e il cantautorato italiano. Contemporaneamente, si sono diffusi nuovi generi che tendono a concentrarsi maggiormente sullo stile piuttosto che sul contenuto, forse per poter seguire le mode e la fama. Questo, secondo noi, tende a omologare in maniera eccessiva la musica italiana emergente, costringendo a volte gli artisti ad attenersi a certi schemi. Nonostante questo, c’è chi riesce a tenersi distaccato da questi modelli, trovando la propria identità e portando originalità e innovazione.
Per quanto ci riguarda, siamo molto legati alle radici del cantautorato italiano. Tuttavia, speriamo che la scena musicale italiana continui a evolversi, com’è giusto che sia, ma senza perdere la propria autenticità.

Oltre al lavoro in promozione, quale altro brano ci consigliate di ascoltare?

Vi consigliamo di ascoltare il nostro primo inedito, “Battito”: un brano pop dance che vi resterà sicuramente in testa. Inoltre, vi invitiamo a cercare anche gli altri brani prodotti da MondoRec, tratti dai relativi film.

Quali sono i vostri sogni nel cassetto?

Ovviamente ciò che più sogniamo e a cui aspiriamo è poter crescere nella nostra carriera all’interno dell’industria musicale, facendo sì che il palco diventi la nostra casa.
Poter vivere di musica è il nostro più grande desiderio.