Con grande piacere diamo il benvenuto a Fabio De Vincente, musicista poliedrico che sta facendo incetta di consensi coi suoi lavori musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro COME NELLE FAVOLE, pubblichiamo con estremo interesse l’intervista a Fabio De Vincente, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Scopriremo interessanti retroscena musicali e di vita, Fabio De Vincente si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le quali con Rayden e Dolcenera, le esperienze, come Sanremo Giovani, The Voice of Italy, New York, Rai 1, Festival di Sanremo 2014 e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Fabio De Vincente!
Com’è nata la passione per la musica?
Per me non è una passione, è un’esigenza, è aria! E’ quello che mi distrugge e che mi tiene vivo!
Com’è nato Fabio De Vincente e il suo personaggio, il suo sound?
Chi crea un personaggio di se stesso poi viene smascherato. La verità anche se brutta funziona sempre meglio.
Il sound è lo specchio dell’musicista, non lo studi a tavolino; esce!
Come è stato concepito il lavoro COME NELLE FAVOLE?
Un’Odissea.
Il elaborato musicale l’ho scritto nel settembre del 2016 dopo la richiesta di un discografico di scrivere una hit.
Il pomeriggio dopo, appena sveglio, ho vomitato una settantina di frasi in metrica, erano latenti, ma per lui il pezzo non era per un pubblico teen, quindi non da produrre.
Quando nel marzo 2017 Vasco esce con un elaborato musicale dallo stesso titolo decido comunque di non cambiarlo; questa track è lo specchio della mia vita, va di pari passo con me.
Nel 2018 lo produco insieme a Luca Vicio Vicini (bassista dei Subsonica e produttore di molti artisti blasonati) e incominciamo a farlo girare, insieme ad altri brani, nel settore discografico senza riscontro.
Arriva poi alle finali di Sanremo Giovani 2019 ma la commissione per la terza volta mi esclude dalla competizione.
Insomma sembrava non volesse uscire mai ma stavolta è quella buona. Come nelle favole.
E com’è nato il suo media?
Dovevamo consegnare il media per Sanremo Giovani e avevamo pochissimo tempo per girarlo, allora col team abbiamo deciso, vista l’importanza testuale, di essere il più semplici e diretti possibili, dove ci fossi io e la track come protagonisti.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Questo è il primo singolo di un album già pronto da parecchio tempo, che uscirà dopo altri singoli.
Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi come Sanremo Giovani,The Voice of Italy, iclub di Torino, in quelli di Alassio, Capri, Costa Smeralda, Montecarlo, Londra, New York, Rai 1, Festival di Sanremo 2014?
Ho iniziato a 17 anni a fare le serate piano e voce nei club e mi esibivo già da bambino. Non si smette mai di fare gavetta in questo mestiere. Non voglio pensare a ciò che è stato, sarebbe banale dirti, pieno di difficoltà, dolori, ingiustizie o gioie, soddisfazioni, traguardi raggiunti, ma te la dico così: E’ rimasto solo quello che sarà!
Quali sono le influenze artistiche?
Tutto ciò che si ascolta inconsciamente ti condiziona, soprattutto quello che ti piace. Dovrei fare una lista di un centinaio di artisti e di una decina di generi musicali. Alla fine la propria identità è l’unica cosa che conta.
Quali sono le collaborazioni musicali?
Le collaborazioni che ho in questo momento sono su whatsapp e skype col mio team per parlare di lavoro (musica). Non ci sono altri artisti con cui sto collaborando.
E le collaborazioni con Rayden, Dolcenera?
Rayden è un amico, abbiamo fatto una feat qualche anno fa e tante serate di divertimento ma chissà che non si possa di nuovo collaborare. A Dolcenera dopo The Voice ho aperto un suo in-store a Torino e nient’altro.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Semplicemente racconto il mio punto di vista e le mie esperienze sulla vita, in particolare sulla mia.
Se qualcuno la vede, la pensa come me, o si immedesima in quello che dico e come lo dico allora vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro e la mia esistenza ha più senso.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Degli altri non mi interessa, la gara la faccio con me stesso e sono molto critico.
Oltre al lavoro in promozione quale altro elaborato musicale ci consigli di ascoltare?
Oltre ai brani usciti in passato vi direi di aspettare quelli che usciranno dopo questo, è solo l’inizio di un nuovo ambizioso percorso.
Come stai vivendo da musicista e persona questo periodo del covid-19?
Nel mio caso l’musicista e la persona vanno di pari passo. Prima che iniziasse questo pandemonio già non vivevo un periodo idilliaco, ma è evidente che tutto questo ha portato un disagio totale sia umano che professionale.
Avere uno sfratto di casa, rimanere senza acqua calda e riscaldamento, non avere i soldi per fare la spesa ma soprattutto sapere di avere dei brani pronti da far uscire e non riuscire a farli emergere è logorante. Ora qualcosa sta cambiando.
Quali sono i programmi futuri?
Non fermarmi più, Vincente is back.