In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “DRIVE”, Tommy Door si racconta tra influenze, temi ricorrenti e il suo percorso musicale.

In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “DRIVE”, Tommy Door si racconta tra influenze, temi ricorrenti e il suo percorso musicale.

Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Tommy Door, artista poliedrico che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Song, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Tommy Door, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Leggeremo di più sulla vita musicale e artistica, Tommy Door si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Tommy Door!

C’è stato un momento particolare che consideri come l’inizio della tua carriera musicale?
“Canto da sempre, fin da quando ero bambino. Però se devo pensare a un vero e proprio punto di partenza, credo che sia stato quando ho cominciato a seguire X Factor. Guardando quel programma, ho capito che anche persone come me, se credevano davvero in se stesse, potevano arrivare lontano. È stato allora che ho capito che anche io avrei potuto fare quello che facevano i miei artisti preferiti.”

Da quali fonti o esperienze trai principalmente l’ispirazione per i tuoi brani?
“Per quanto riguarda i testi, mi ispiro molto alla mia esperienza personale. Penso che le canzoni più autentiche nascano proprio da esperienze vissute in prima persona. Quando scrivo di qualcosa che ho realmente vissuto o che sento vicino, il brano sembra quasi
scriversi da solo, sia in italiano che in inglese. Invece, per quanto riguarda i suoni, mi ispiro sicuramente alla musica che ho sempre ascoltato. Sono un grande fan del pop, ma anche delle atmosfere più oscure, e infatti il mio stile si avvicina molto al ‘dark pop’.”

Hai notato dei temi ricorrenti nelle tue canzoni? Se sì, quali?
“Sì, assolutamente. All’inizio i miei brani parlavano principalmente di amore e di relazioni che non sono andate come sperato, ma negli ultimi tempi mi sto concentrando molto di più su temi legati alla crescita personale. Voglio che la mia musica inviti chi ascolta a credere in sé stesso, soprattutto nei momenti difficili. Penso che chiunque possa trovare nella mia musica un motivo per non arrendersi. Promuovo anche la libertà, in ogni sua forma, e l’idea di non dover mai conformarsi alle aspettative degli altri.”

Quali sono gli artisti o i generi musicali che ti hanno influenzato maggiormente nella tua carriera?
“I principali punti di riferimento per me sono gli artisti pop che ho sempre amato. Una figura che stimo tantissimo è Nelly Furtado, per la sua capacità di reinventarsi e per come gestisce la sua carriera in modo indipendente. Poi ci sono Katy Perry, per la sua profondità e ironia, e Britney Spears, che considero un esempio di forza, soprattutto per come ha affrontato le difficoltà. La sua perseveranza mi ha sempre ispirato. Inoltre, Kim Petras è una grande fonte di ispirazione, sia per il suo talento che per il messaggio di libertà che trasmette. Oltre al pop, a volte trovo ispirazione anche in sonorità rock e punk, come si può notare in brani come ‘Love’ o ‘The Bloody Era’.”

Come descriveresti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?
“La mia evoluzione è stata sicuramente un processo di crescita, sempre più profonda e introspettiva. Nel tempo, ho acquisito maggiore consapevolezza sia riguardo alla musica che creo, sia riguardo a me stesso. Ogni nuovo brano che scrivo è un passo in avanti nella mia evoluzione personale e musicale.”

C’è una canzone che preferisci eseguire dal vivo? Se sì, quale e perché?
“Sicuramente ‘Love’ perché è ironica, divertente e orecchiabile, quindi riesce sempre a coinvolgere il pubblico. Anche ‘Close 2 Me’ è una delle mie preferite, perché ogni volta che la canto sento una connessione speciale con chi mi è stato vicino nel corso degli anni.”

Come è nata l’idea per il tuo nuovo singolo “DRIVE”?
“L’idea è venuta ascoltando alcuni brani che avevano vibrazioni simili. Mi sono immaginato a guidare attraverso le luci di una grande città e, man mano che la produzione del brano proseguiva, ho sentito che era la colonna sonora perfetta per raccontare il dolore di una perdita. Così, quasi senza accorgermene, il brano si è scritto da solo.”

Infine, quali sono i tuoi obiettivi futuri in ambito musicale?
“Il mio obiettivo è continuare a crescere, puntando sempre più in alto. Voglio evolvermi, migliorarmi e cercare di raggiungere nuove vette con la mia musica. Come dico in una delle canzoni su cui sto lavorando: ‘da zero a cento’. Voglio dare sempre di più, senza mai fermarmi.”