“Sostanze”, il flusso di coscienza di Filippo Poderini e l’ultimo brano di “Dopamina”

“Sostanze”, il flusso di coscienza di Filippo Poderini e l’ultimo brano di “Dopamina”

Siamo giunti all’ultimo pezzo del puzzle “Sostanze”, il nuovo singolo di Filippo Poderini e anche l’ultimo brano che chiude il disco “Dopamina”. Proprio come le sue ultime uscite questo pezzo sarà disponibile dal 29 dicembre su Youtube e Soundcloud, ma non su Spotify.

“Sostanze” ha proprio il sapore di chiusura, di finale. Un brano che si muove in un sound più elettronico,frantumato, un po’ come i pensieri che si alternano nel testo. Filippo lascia andare la mente e la penna scrive senza farsi troppi problemi.

Sostanze è un brano bellissimo, scritto a flusso di coscienza, spigoloso e lucente.

Un pianoforte si staglia sopra un ritmo UK garage spezzettato, mentre una voce dichiara che non c’è più niente da dire, salutando il passato da un universo parallelo.

Serve a salutare solennemente qualcosa di prezioso, con timore del dopo, con necessità.

L’urgenza espressiva è forte, e i suoni sembrano uscire da uno speaker non abbastanza grande per contenerli: cadono a metà strada e si spezzano. Ti arrivano nelle orecchie solo alcuni frammenti.

Fa l’effetto di quando spacchi un sasso che al suo interno ha un cristallo, nascosto lì da chissà quanto.

Dopamina si chiude qui.

Tra visioni di stelle e della stanza che abbiamo condiviso.

Quasi un anno dopo la prima release, 16 brani dopo, sedici POV su cosa significa conoscere la parte più debole di sé e prendersene cura tra neurotrasmettitori, antidolorifici, cuori spezzati e normalità.

Sì, un sacco di normalità nella quale ritrovarsi.

Dalla quale far emergere l’eccezionalità di ogni gesto compiuto e desiderato.

Per la copertina, un grazie all’artista tifernate Giorgia Renghi”.