Organizzato da Il Blues e A-Z Blues il concerto di Max De Bernardi & Veronica Sbergia presso l’Istituto Geriatrico Golgi – Redaelli di Milano è un esempio di come la musica, in questo caso blues, può essere un ulteriore stimolo per gli anziani, categoria che va sempre più protetta e rispettata.
Quello del blues è un linguaggio universale, con una storia lunga oltre 120 anni, che riesce ad avvicinare le persone per quanto diverse possano essere, per la loro esperienza di vita e provenienza.
Per questo, la mattina di martedì 17 ottobre presso il Centro Geriatrico Golgi-Redaelli di Milano, si terrà un concerto con Max De Bernardi & Veronica Sbergia, dedicato a tutti coloro che sono ricoverati nell’RSA, ai medici che ogni giorno affrontano le difficoltà ed i problemi degli assistiti, agli infermieri e operatori socio-sanitari che si occupano dei bisogni primari dei degenti.
MAX DE BERNARDI & VERONICA SBERGIA
Max De Bernardi & Veronica Sbergia suonano con passione country blues, ragtime, hokum, jug band music e musica rurale degli anni ’20 e ’30. Un’irresistibile miscela di blues, ragtime, vaudeville e hillbilly music, suonata utilizzando strumenti rigorosamente acustici. Amano intrattenere il pubblico e mantenere vivo questo prezioso patrimonio musicale, del quale hanno catturato l’anima pur attualizzandolo alla contemporaneità.
L’ISTITUTO GERIATRICO GOLGI – REDAELLI
Dedicato all’assistenza geriatrica dal 1953, l’Istituto Geriatrico Piero Redaelli è una delle strutture della Città di Milano più quotate per l’attenzione alle modalità assistenziali e l’elevato livello delle cure, specializzato in particolare in servizi geriatrici. L’Istituto propone un’offerta completa ed integrata di servizi, sia in area socio-assistenziale, che in ambito riabilitativo, con proposte innovative per il cittadino fragile e la sua famiglia.
IL CONCERTO
Sarà un momento di incontro il cui scopo principale sarà strappare un sorriso per affrontare con leggerezza situazioni di salute tutt’altro che facili. Ancora una volta la vicinanza attraverso la presenza e la partecipazione è già ben più di quanto molti assistiti della struttura possano chiedere.