Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Dahel, artista poliedrico che raccoglie consensi a go-go. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Love Nepo, condividiamo con felicità l’intervista a Dahel, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Apprenderemo curiosità, vizi e virtù della musica e della vita, Dahel si aprirà a noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Sgribaz, Praci,Silvia Santoriello, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Dahel!
Com’è nata tua la passione per la musica?
Ho sempre avuto un forte legame con la musica sin da piccolo, i miei genitori all’epoca ascoltavano principalmente musica americana: James Blunt, Barry White, Whitney Houston, Dire Straits ecc… Non sono cresciuto con un unico genere, ma ho sempre ascoltato qualsiasi cosa capitasse in macchina, sono un grande fan del Metal per dire, amo la musica in ogni sua forma.
Usa tre aggettivi (e perché) per descrivere “Dahel” e il suo personaggio…
Estroverso: con le persone con cui mi trovo bene prendo subito confidenza e cerco di instaurare un rapporto forte già da subito;
Prolifico: non smetto mai di scrivere e mandare bozze di canzoni a chi sta al mio fianco in questo percorso, questo diventa poi un problema quando dobbiamo andare a mettere insieme i pezzi;
Pignolo: non lascio nulla al caso, sto dietro a tutti gli aspetti della mia musica e rompo spesso le scatole per avere le cose come le voglio io.
Come è stato concepito il lavoro Love Nepo?
Love Nepo nasce dopo il Private Party di Philipp Plein a Milano nel febbraio 2020, non ero mai stato ad un evento privato della Fashion Week e nel mentre che le ore passavano sentii il bisogno di avere gli amici di sempre al mio fianco per condividere con loro quella serata. Tornato a Bologna incominciai a lavorare alla traccia scrivendo un po’ di bozze, un anno dopo tornato a Nuoro con il mio produttore Emdi abbiamo chiuso il progetto e deciso di chiamare come featuring Praci e Sgribaz per rafforzare il mood della traccia.
E com’è nato il suo videoclip?
Volevo ricreare una situazione semplice e diretta, parlando dell’amore fraterno dei miei amici ho semplicemente voluto ricreare quelle situazioni in cui gli amici si vedono per fare musica. Non volevo forzare l’immaginario della traccia, puntavo da subito a questo risultato finale, per me l’importante era trasmettere la gioia e la tranquillità dei momenti condivisi con i propri amici.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Assolutamente, abbiamo studiato le uscite in modo da anticipare un po’ i vari sound che ho portato nel disco. Ci tengo molto a questo progetto perché racconta varie situazioni della mia vita e soprattutto non ho voluto soffermarmi in un genere ma spaziare in vari sound che si collegassero al meglio con il mood della traccia, e per permettere a chiunque di ascoltare la mia musica nel sound che preferisce in base al proprio umore di quel momento.
Cos’è per te l’arte, la musica?
La cosa più figa dell’arte e della musica è che ognuno di noi la interpreta come crede, ogni Artista a suo modo lavora in modo differente proprio per valorizzare il suo operato, per me è pura passione, potermi esprimere senza nessuna restrizione è veramente importante.
Ogni mia copertina è un quadro, dove raffiguro la realtà con l’immaginario, un po’ come da bambini quando si sogna ad occhi aperti per me l’arte, la musica è pura libertà.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Ne ho avute tante fin dalla giovane età, nel panorama italiano sicuramente Salmo è un artista completo e mi ha sempre accompagnato durante la mia crescita musicale e umana. Nella scena americana ne ho diverse, le più importanti sicuramente sono James Blunt Milky Chance, Cousin Stizz, Playboi Carti, Kodak Black, Q-Tip, XXXTentacion, e Daron Malakian, potrei continuare la lista all’infinito, ma su due piedi questi sono gli artisti che mi hanno sempre colpito ad ogni uscita, essendo di genere diverso mi hanno dato una gran mano per trovare sound e tematiche nuove.
Oltre a questi grandi nomi mi viene da menzionare anche Kaiser Pitta, mio fratello anche se non di sangue: credo sia l’artista più forte che conosca, flow e testi di un altro livello, mi ha sempre seguito e mi ha sempre dato una gran mano nella mia crescita artistica.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Ho sempre lavorato con Emdi il mio produttore, Diego e Domunos due Artisti di Nuoro nonché miei cari amici da tantissimo tempo, abbiamo sempre fatto tutto insieme. Nell’ultimo periodo stiamo cercando di lavorare tutti insieme sia per darci man forte e soprattutto per migliorarci giorno dopo giorno, devo per forza citare pure Giovanni Antonacci, persona unica, nella mia permanenza a Bologna mi ha aiutato tanto a migliorare i miei testi dandomi consigli e insegnandomi tanto.
E le collaborazioni con Sgribaz, Praci e Homerun Promotion nel lavoro in promozione?
Sì, collaborazione nuova sia a livello musicale che di promozione.
Praci e Sgribaz credo siano il duo più forte a Cagliari, ce ne sono tanti altri che rispetto e supporto, ma loro due erano la scelta più giusta per questa mia traccia e come da programma non mi hanno deluso. Il loro forte legame incalzava perfettamente con il mood della traccia che parlava proprio della fratellanza/amicizia, come già detto.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Le più importanti credo siano la positività e la perseveranza, non puoi mai sapere cosa potrà succederti domani, bisogna concentrarsi sul presente e dare sempre il massimo.
Vengo da Nuoro, ogni giorno per me è stato difficile perché ero definito “diverso” per il modo di vestire, per l’attitudine e il linguaggio. Non mi sono mai scoraggiato, da bambino ero super preso di mira per questo, ma con il tempo ho capito che dovevo solo avere pazienza e far vedere anche a chi mi circondava che l’odio e giudizio altrui non mi hanno mai fermato e questo lo faccio trasparire anche con la musica.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Le prime pubblicazioni erano uno schifo totale, era già esplosa la Trap in Italia e io ancora facevo Rap/hiphop, è stato figo però, mi sono tolto tanti sassolini dalla scarpa come sempre.
Dal 2019 abbiamo cercato di alzare la qualità della musica e ce l’abbiamo fatta, facendo uscire il mio primo progetto.
Ho fatto vari contest di Freestyle, in Sardegna a Pisa, Bologna ecc.. essendo un grande fan di questa disciplina credo sia stato fondamentale questo percorso per prendere soprattutto dimestichezza con il palco, il pubblico e il microfono!
Nel 2019 in un evento dell’Associazione AdessoBasta abbiamo ospitato Side e Massimo Pericolo a Nuoro.
Il live è andato molto bene, ho avuto una risposta dal pubblico quasi inaspettata perché cantavano a memoria tutti i miei pezzi. Side mi ha fatto i complimenti per come sono andato e per l’energia trasmessa sul palco, ma la cosa più importante e che il messaggio di AdessoBasta arrivi sempre a tutti, perché l’associazione lotta per una giusta causa che è la criticità della rete stradale sarda che porta via troppe vite ogni anno.
Cito molto spesso AdessoBasta in modo sfumato in molte mie tracce, essendo una causa che ha toccato pure me, il minimo che posso fare è raccontarla nei miei testi.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Penso che ci sia sempre grande invidia, poca collaborazione e soprattutto tanto odio.
Quando qualche Artista fa più di qualcun altro in automatico ci si sente più forti, ma la loro assenza d’umiltà li porta nel dimenticatoio nel giro di un anno, mi farebbe piacere vedere più collaborazione, ma credo sia difficile perché tutti vogliono tutto per sé.
Comunque questa competizione ha alzato il livello negli ultimi 6/7 anni mostruosamente, spero di vedere l’Italia sempre più al centro del mondo, meritiamo tanto.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Non vedo l’ora che esca il disco, vi direi quello, ma c’è ancora da aspettare un pochino. Mi direte la vostra, sono certo che sarà un gran lavoro.
Vi consiglio di ascoltare i miei due ep NAÏF e GARÇON: il primo è stato il mio primo progetto con Nepodent, dove con loro abbiamo studiato tutto fin dal primo singolo CL/NCL che ha avuto un riscontro pazzesco per quei tempi nella mia città, fino alla pubblicazione dell’ep; il secondo invece è figlio della pandemia e del lockdown, infatti noterete un netta differenza tra i due progetti.
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Credo che tutti l’abbiamo vissuta allo stesso modo, è stato molto difficile soprattutto a livello mentale: stavo a Bologna durante il LockDown e da sempre passo la mia vita fuori casa e quello che ho vissuto è fonte dei miei testi, ho cercato di non buttarmi giù e se non fosse stato per il mio coinquilino Paolo credo che sarei caduto in depressione dopo una settimana. Lui è sempre presente quando faccio qualcosa di nuovo ed è stato di grande aiuto per non perdere la frequenza di scrittura.
Restare chiuso in casa non è il massimo per gli artisti di questo genere visto che devono raccontare cosa gli succede.
Sorprese e anticipazioni. Cosa bolle in pentola e a cosa stai lavorando?
Dico solo questo, ho tanta musica nuova, stiamo collaborando con diversi artisti e produttori, non vedo l’ora che tutti ascoltino i nuovi progetti, sono certo che non passeranno inosservati.