Straordinaria e interessante intervista oggi a Odiraa, artista poliedrica che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Blue”, condividiamo con felicità l’intervista a Odiraa, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Odiraa ci racconterà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Odiraa!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata per il bisogno di esprimermi e mi ci sono avvicinata fin da piccola. In casa abbiamo sempre ascoltato moltissima musica black e una delle prime artiste che mi hanno ispirata è Tracy Chapman: da lì ho iniziato a suonare la chitarra, dopo poco tempo ho subito iniziato a scrivere in merito ai temi più variegati.
Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica). Com’è stato il processo di creazione di “Blue”?
Scrivo sempre accompagnata da uno strumento oppure da una base perché percepisco il testo e la musica come una cosa sola. L’unica eccezione capita quando viaggio: se sono in treno mi piace appuntare i pensieri che poi riutilizzo quando trovo la musica più adeguata.
Il lavoro è accompagnato da un video?
Il video è una delle mie parti preferite quindi ogni volta che si presenta la possibilità di farlo la accolgo a braccia aperte. Con Christian Lisi abbiamo deciso di realizzare il videoclip di Blue in stazione che è un luogo emblematico per il significato del pezzo: la gente può arrivarci oppure partire ed ognuno di noi si trova li per un motivo diverso.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Sicuramente abbiamo già molti altri pezzi sui quali stiamo lavorando e alla fine di tutto speriamo di poterli raccogliere in un bel disco!
Cos’è per te l’arte, la musica?
Per me la musica è un potentissimo strumento di comunicazione e al contempo un modo per staccare la testa dalla realtà. Quando canto riesco ad esprimere me stessa e mettere a nudo le mie vulnerabilità e passo dall’utilizzarla per alleggerire la mente a scrivere in merito a temi più profondi come le ingiustizie sociali o il razzismo.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Il messaggio che mi sta più a cuore trasmettere è quello di restare sempre fedeli a noi stessi e lottare per difendere i propri valori, amo affrontare determinate questioni in maniera sottile cosi da poter approcciarsi alla musica con spensieratezza e ottimismo senza trascurare l’aspetto della consapevolezza del fatto che le sfide esistono, che a volte non bisogna per forza raggiungere quell’obiettivo lì per essere felici e che non dobbiamo mai perdere la nostra autenticità
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
L’esibizione live è il momento in cui mi sento più libera ed è il motivo per cui mi sono innamorata della musica: per questo quando posso non rinuncio a prendere in mano un microfono ed esibirmi indipendentemente dal contesto. I concorsi mi piacciono quando sono organizzati bene e quando la “gara” passa in secondo piano rispetto alla condivisione dell’arte, non ho ancora realizzato un concerto mio ma resta il sogno più grande.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Ascolto poca musica italiana perché penso che ultimamente molta di questa sia influenzata troppo dalla scena americana. Per questo quando ho voglia di musica italiana tendo ad ascoltare artisti del passato come Lucio Dalla, Modugno o Paolo Conti… oltre a loro ascolto anche rap che è uno dei generi in cui le parole sono protagoniste. Forse mi piacerebbe far emergere più artisti poco conosciuti che vengono spessi schiacciati e nascosti dai numeri degli stessi nomi che nomi che oggi vediamo ovunque e sono in tutte le playlist rendendo la scena attuale eccessivamente commerciale.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Consigliatissimo Black, realizzato assieme ai LesJeuxSontFunk, è uno dei miei primi pezzi ed è quello che descrive al meglio la mia storia, molto simile a quella di tantissimi ragazzi che come me sono indigeni italiani spesso non riconosciuti.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
Verso fine Luglio ci sarà l’uscita di un altro singolo, questa volta più club e movimentato, poi stiamo anche cercando di preparare un bel repertorio ricco di classici riarrangiati in chiave moderna e pezzi nostri per poter iniziare con i live.
Per tenervi aggiornati sulle prossime date vi lascio il mio instagram😉 @im_odiraa