Da UN PO’ a tutta la sua vita, giù la maschera per Gioia

Da UN PO’ a tutta la sua vita, giù la maschera per Gioia

Con grande riconoscenza diamo il benvenuto a Gioia, artista poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro UN PO’, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a Gioia, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Gioia si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, BIT Records, Massimo Buonomo, VademaMusic, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Gioia!

Com’è nata tua la passione per la musica?

E’ una passione innata. Da bambina già scrivevo canzoni e per ricordarmi le melodie registravo la mia voce sulle audio-cassette con una  radio portatile. Poi, essermi avvicinata alla chitarra e all’ukulele, ha accresciuto questa passione.

Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “Gioia” e il suo personaggio,…

Sono timida, una delle mie caratteristiche principali. Sono idealista e sognatrice: nella realtà odierna ci sto un po’ stretta.

 

Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro UN PO’?

In questo caso, l’idea musicale è di Stefano Di Meglio, il mio produttore, che mi ha inviato quel bellissimo arrangiamento e io ho scritto il testo. Una storia che trae ispirazione un po’ dalla realtà e un po’ dalla mia fantasia.


È prevista l’uscita di un disco?

Fare una raccolta di mie canzoni è uno dei miei obiettivi, forse quello a cui tengo di più. Di canzoni ne ho tante, c’è da valutare con l’etichetta.

Studi, gavetta, sudore e soddisfazioni… vogliamo conoscere la tua storia, tutto il suo percorso!Sono quasi totalmente autodidatta, sia nel canto che nel suonare i miei strumenti. Da anni cantare è il mio lavoro, sia da sola che con band.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Ascolto tanto cantautori  come Ivan Graziani, Samuele Bersani o Cat Stevens e ho sempre ascoltato  i capisaldi del rock come i Pink Floyd.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Al momento collaboro con l’etichetta  BitRecords con cui sono entrata in contatto grazie a Max Buonomo della VademaMusic e collaboro con Stefano Di Meglio come producer. Sono molto contenta di avere  il supporto della Red&Blue come ufficio stampa.

E le collaborazioni con Red&Blue, BIT Records, Massimo Buonomo e VademaMusic nel lavoro in promozione?

Il lavoro di promozione di un singolo vede congiunti gli sforzi di tutti.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Vorrei semplicemente esprimere me stessa e magari raccontare storie in musica in cui chi ascolta possa identificarsi.

Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

A maggio di quest’anno è uscito il mio primo singolo “Fratelli” che parla di me e mio fratello, un pezzo che ho scritto con l’ukulule. Poi è uscita anche “Mean girl” una canzone che ho scritto pensando a chi si è ritrovato a fare i conti con un bullo o con il prepotente di turno e si è sentito perseguitato o impopolare.  Ho collaborato nel 2020 al disco “Omissis” di Valerio Sgarra, un cantautore napoletano.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

E’ tutto un po’ troppo omologato ma questo è l’andazzo a livello mondiale.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Le mie canzoni “Va da sé” e “Aura” sul mio canale YouTube “Gioia Precisano”.

Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?

Ci sono ancora delle limitazioni anche per quanto riguarda la musica live ma non mi sento di lamentarmi, stiamo vivendo un periodo storico molto difficile e c’è chi se la passa davvero male.

Progetti a breve e lungo termine?

Sicuramente un obiettivo è pubblicare una raccolta di mie canzoni!