Diamo oggi il benvenuto a Biagio Andrea , artista poliedrico che ci sorprende coi suoi prodigi artistici. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Ed ecco la libertà”, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Biagio Andrea , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Biagio Andrea si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Biagio Andrea !
Com’è nata tua la passione per la musica?
“Biagio Andrea ” vogliamo sapere di più dei tuoi superpoteri…!
Il mio “superpotere”, se così lo posso chiamare, è quello di scrivere in rima abbastanza facilmente, è una cosa che pare facesse anche mio nonno quando era giovane, a detta di mia mamma. Durante l’università decisi un giorno di fare una cosa totalmente lontana da me, convinto che avrei potuto soltanto imparare, così mi approcciai al canto. Unendo le due passioni, è nata la mia prima canzone, Nè Odio nè Rancore. E così nacque la passione.
Come è stato concepito il lavoro “Ed ecco la libertà”?
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Ad un certo punto, nella vita di ognuno di noi, si tira una summa di ciò che si è fatto. Credo sia necessario per dare un seguito al nostro futuro. Ed ecco la libertà, parla delle difficoltà che ho avuto, di quanto complesso è stato trovare la serenità, di come le domande si accavallassero e come binari all’orizzonte sembrassero dare una soluzione, ma che in realtà è solo pura illusione. Ed ecco la libertà è la mia ricerca della felicità.
Per adesso è un singolo e tempo al tempo. Se son rose fioriranno…
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Come ti ho accennato prima, ad un certo punto bisogna tirare un punto, per dare seguito alla propria storia. Anche il mio approccio musicale è cambiato. Prima collaboravo con una band, facevo musica d’insieme, avevo fretta, volevo scrivere subito il prossimo pezzo. Adesso preferisco lavorare con più calma, preferisco essere sicuro che il lavoro mi rappresenti del tutto e dare seguito alla mia identità artistica. Continuo a fare esibizioni, ma nella misura in cui sono sicuro di rispettare me stesso e i miei valori. Si cresce 😂
Quali sono le tue influenze artistiche?
Non penso esista una risposta univoca. Sicuramente rock e musica pop. Ma ascolto tanti generi diversi uno di seguito all’altro. Ascolto musica jazz, musica pop di diverse annate, musica pop, trap, indie. Sì, ascolto anche trap perché sono convinto che sia un’espressione di dissenso.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Come ti ho detto, ho avuto una band, con cui nel 2023 ho scritto un ep e fatto dei live. Adesso sono entrato nel mondo di Upmusic, mondo che mi ha abbracciato ed ha stravolto il mio modo di intendere la musica.
E la collaborazione con nel lavoro in promozione?
Ho collaborato con Vittorio Valenti e Sabatino Salvati. Con il primo la collaborazione è stata istantanea. Con il secondo non ho mai collaborato direttamente, ma da remoto. Il suo tocco si percepisce sicuramente ed è probabilmente Colui che ha dato il valore aggiunto a questo brano.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Che domanda. Non so se effettivamente possa avere l’onere di trasmettere qualcosa a qualcuno. Forse potrei dire di non farsi fermare dalle difficoltà, ma che dietro questo c’è una risorsa da scoprire. Per me le canzoni sono un modo di scavare in profondità, portò alla luce ciò che trovo.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Adesso sto provando a trovare un modo di convivere con le mie 2 vite, l’infermiere e il musicista. Le due vite si intrecciano. In reparto ho conosciuto un superstite della guerra di Cipro del 1974. Siamo molto amici.Ha scritto un libro. Io ho presieduto alle sue presentazioni, l’ultima a Cipro nel Maggio di quest’anno. Continuo ad esibirmi chitarra e voce in eventi a scopo letterario. Sto pensando di ritornare a fare live, ma probabilmente da solista.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
È sicuramente un momento particolare per la musica. Il nuovo avanza, cambia il concetto di musica e definirlo è sempre più complesso. Ci si aggrappa a dei personaggi che dominano la scena, nel frattempo però gli artisti emergenti chiedono espressione artistica. Sicuramente in questo momento ci si fanno tante domande a riguardo. La mia idea è che la musica è espressione della cultura del momento, essendoci tanta confusione, la scena musicale è confusa e si sta cercando un ordine. Strutturerei meglio i percorsi artistici.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Sicuramente ti consiglio Quattromila, brano diverse volte segnalato in vari concorsi. Lo puoi trovare nella mia pagina Spotify.
Progetti a breve e lungo termine?
Sicuramente fare musica e continuare a scrivere. Chi vivrà vedrà!