Diamo oggi il benvenuto a Bosco , artista poliedrico che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro Interferenze, leggiamo con senso di empatia l’intervista a Bosco , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Avviciniamoci con garbo e curiosità al mondo musicale e personale, Bosco si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, fra le tante, quelle con Red&Blue, le esperienze, e i progetti futuri. Tuffiamoci in questo mondo speciale e diamo un caloroso benvenuto a Bosco !
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata grazie ai miei genitori, che fin da piccolo mi hanno sempre fatto ascoltare musica sia a casa che nei viaggi in macchina. Grazie mamma e papà!
“Bosco ” vogliamo sapere di più dei tuoi superpoteri…! Da un incontro o da uno scontro, tutto può essere ispirazione. Com’è nato il lavoro Interferenze?
Interferenze è nata da un giro di chitarra che mi ha fatto sentire il produttore Nicola Messedaglia, in arte “Laguna”. Appena ho ascoltato quegli accordi ci è venuta l’ispirazione del brano e lo abbiamo scritto assieme a Stefano Paviani.
Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una clip?
La canzone è accompagnata da un video che, a mio parere, la valorizza moltissimo. Io e Nicolò Bassetto (il regista) abbiamo pensato a una storia da raccontare con immagini suggestive, che ripercorrono la tematica del brano.
Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?
Interferenze probabilmente rimarrà un singolo, ma ho in programma di uscire con altri pezzi per andare a formare un ep nel 2025.
In salita o in discesa. I percorsi artistici si sviluppano sempre tra mille peripezie, vuoi raccontarcele?
Qua si apre un vero e proprio vaso di Pandora, quindi cercherò di essere il più sintetico possibile. Innanzitutto metterei la questione del trovare la propria immagine, che spesso non è ben chiara dall’inizio, come il genere musicale e il tipo di produzione per avere una coerenza sonora. Sicuramente il fattore economico per un indipendente può essere una difficoltà, come la questione del tempo per scrivere/ suonare live per chi lavora. In aggiunta, il dover essere sempre attivi sui social è un aspetto da non trascurare.
Quali sono le tue influenze artistiche?
Ho preso molto da artisti come Gazzelle, Coez e Cremonini per quanto riguarda la scrittura del testo e il sound.
Quali sono le tue collaborazioni musicali?
Per ora le collaborazioni vertono più sulla scrittura piuttosto che sui featuring, ad esempio ho avuto il piacere di collaborare con Stefano Paviani e Nicola Messedaglia per qualche mio brano.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Principalmente quello che riguarda le mie esperienze di vita personali, uso la musica come una valvola di sfogo e ne senso costantemente il bisogno. Spesso parlo di amore, sia nella felicità che nella tristezza.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Negli anni mi sono tolto qualche soddisfazione come cantare tra i finalisti del Festival di Castrocaro nel 2023, oppure a Lignano nel palco del FestivalShow 2019 come finalista, aprire il tour dei “Legno” nel 2021 e vincere il NewYork Canta come autore nel 2022.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Non ascolto molto il genere che va per la maggiore ora, ovvero la trap, ma riconosco che molti artisti sono riusciti a conquistarsi una fetta di pubblico ampissima soprattutto tra i giovani. Io preferisco le canzoni che hanno un messaggio meno superficiale, ma alla fine è il pubblico che decide e quello non lo si può cambiare, ma se potessi cambiare qualcosa sarebbe il dare più spazio agli artisti ancora sconosciuti senza doversi per forza basare sui numeri.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Vi consiglio di ascoltare “Disegni Bianchi”, un pezzo uscito l’anno scorso a cui tengo molto che parla a 360 gradi del rapporto che ho con mio padre.
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Il mio sogno è quello di stare su un palco e sentire la gente cantare le mie canzoni assieme a me.