Intervista a quattro occhi con Marsiglia  formidabile artista

Intervista a quattro occhi con Marsiglia formidabile artista

Accogliamo calorosamente e spalanchiamo le nostre curiose orecchie a Marsiglia , artista poliedricA che sta spopolando nelle piattaforme musicali. Recentemente impegnatA nella promozione del lavoro “Barriera”, condividiamo con felicità l’intervista a Marsiglia , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita, Marsiglia si narrerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Marsiglia !

Com’è nata la tua passione per la musica?

Canto da quando avevo nove anni, ma la passione per la musica è nata anche prima, quasi in modo naturale. La musica è sempre stata il mio rifugio, mi fa sentire libera e la considero una compagna di vita fedele.

Cosa significa e com’è nato il nome Marsiglia e il suo personaggio, il suo sound?

Marsiglia è semplicemente il mio cognome, ero a lezione di tecnica vocale, non ricordo bene il motivo ma ho ripetuto il mio nome e cognome ed è stato allora che ho capito che Marsiglia sarebbe stato il nome d’arte perfetto

A volte l’ispirazione ti coglie quando meno te l’aspetti. È stato così per “Barriera”?

Sì, assolutamente. “Barriera” è nata in camera mia, mentre stavo studiando e non riuscivo a concentrarmi. Ho scritto pensando a chi, come me, si è sentito spezzato, giudicato, fuori posto. L’immagine della farfalla è stata la prima a farsi spazio nella mia mente, ed è diventata il simbolo del brano: la delicatezza che si trasforma in forza, il dolore che diventa resistenza.

È prevista l’uscita di un disco?

Per ora no, non ho ancora un progetto definito. So solo che voglio continuare a scrivere, a tirare fuori quello che ho dentro. Non ho fretta: sto costruendo passo dopo passo, lasciando che le canzoni nascano quando sento davvero di avere qualcosa da dire. Ma sicuramente sto lavorando a nuovi brani. È solo l’inizio.

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

È stato un viaggio di scoperta. All’inizio avevo solo la voce e tanta voglia di cantare, ma non sapevo ancora come raccontarmi davvero. Lo studio con RC voce e produzione e l’esperienza al Loop Fest, dove sono arrivata nella top ten con “Barriera”, mi hanno dato una spinta importante. Mi hanno fatto capire che c’è un pubblico là fuori pronto ad ascoltare anche le emozioni più profonde.

Quali sono le tue influenze artistiche?

Spazio molto tra generi e artisti: mi ispirano cantautori come Elisa o Mengoni per la scrittura emotiva, mi piacciono le voci che raccontano verità, che non hanno paura di esporsi.

Quali sono le tue collaborazioni musicali?

Al momento sto lavorando molto in autonomia, ma grazie al percorso a RC voce produzione avuto modo di confrontarmi con altri artisti. Non escludo collaborazioni future, mi piace l’idea di creare connessioni artistiche sincere.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

La scena italiana è viva, piena di talenti, ma a volte troppo concentrata su trend e numeri. Mi piacerebbe ci fosse più spazio per l’autenticità, per le voci nuove che non seguono necessariamente le mode, ma che hanno qualcosa da dire davvero.

Oltre al lavoro in promozione, quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Ci sono altri pezzi in lavorazione, ma se dovessi consigliare qualcosa ora, direi di riascoltare “Barriera” con attenzione. Ogni parola è scelta con cura, ogni immagine porta con sé un significato. È un brano che può essere letto in molti modi, e spero che ognuno ci trovi il proprio.

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Il sogno più grande è vivere di musica, ma non solo a livello materiale. Vorrei che le mie canzoni potessero davvero arrivare, toccare, restare. Che potessero aiutare qualcuno a sentirsi meno solo, come succede a me quando ascolto alcuni brani. Vorrei fare un tour, vedere persone cantare le mie parole. Ma soprattutto: continuare a scrivere e cantare senza mai smettere di essere sincera.