Diamo oggi il benvenuto a LAURA DI LENOLA, artista poliedrica che sta raccogliendo consensi crescenti nel pubblico italiano. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro Stile libero, condividiamo con piacere l’intervista a LAURA DI LENOLA, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Affronteremo perciò aspetti musicali e di vita, LAURA DI LENOLA si aprirà a noi con quelle che sono le esperienze, come con Universal Music Italia,Virgin,Avarello Music srl, le collaborazioni e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a LAURA DI LENOLA!
Com’è nata la passione per la musica?
È nata da bambina, oltre ad aver consumato un mp3 che non aveva più memoria, ho sempre amato cantare, i miei genitori lo hanno notato e mi hanno proposto l’iscrizione alle prime lezioni di canto. Li ringrazio per questo.
Come è stato concepito il singolo “Swimming Pool”?
Ho sviluppato “Swimming Pool” a partire da un beat che il produttore del brano aveva accantonato tra i suoi progetti, la prima volta che l’ho ascoltato è arrivato automaticamente il motivo del ritornello e successivamente quelle vibes mi hanno suggerito cosa volevo dire, così ha preso forma tutto il resto.
Avrà anche un videoclip?
Purtroppo no, ma conto di poter pubblicare un videoclip per uno dei prossimi singoli, amo l’idea di un completamento visivo sui brani, significa dare agli altri una propria visione a 360°.
E l’album da cui è estratto? Oppure è in cantiere un album che lo conterrà?
Chiedere agli ascoltatori l’attenzione per un intero album al momento mi sembra troppo, soprattutto in questo momento in cui tutto va veloce. Ma potrei cambiare idea più avanti magari, chissà.
Quali sono le influenze artistiche, fra le quali il jazz?
Il jazz è una base solida che mi sta dando maggiore consapevolezza, l’eleganza e la grandezza delle voci canoniche come Ella Fitzgerald, Anita O’Day, Billie Holiday mi insegnano molto, artisticamente e tecnicamente. Tuttavia in questo momento sento di essere più vicina al mondo pop, in particolare synth pop, dark pop, che mi fa sentire totalmente a mio agio.
Quali sono le collaborazioni musicali?
La collaborazione con Manuel Finotti (gorbaciof) in qualità di produttore è costante nel progetto, perché ha capito il mio mondo e lo ha assecondato, permettendomi sempre di interagire con lui e indirizzarlo, per avere il risultato il più possibile aderente ai miei gusti. Tiene conto della mia estetica nel sound e mi ascolta molto in studio, credo sia un segnale di fiducia e stima reciproca, non tutti i produttori permettono di “interferire” nel loro lavoro.
E la collaborazione con “Universal Music Italia”, “Virgin” e “Avarello Music srl“?
Avarello Music è una grande famiglia per me, è stato proprio Carlo Avarello CEO & founder dell’etichetta a credere nel progetto per primo e a proporre la mia musica a Universal e Virgin che hanno accolto il mio singolo e pubblicato in distribuzione. È stata una bellissima notizia poi, quella di aver avuto fiducia anche da UMI e Virgin, mi auguro di valorizzare al meglio questa collaborazione, so che se lo avessi detto alla Laura di qualche anno fa, non ci avrebbe creduto.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la musica?
Sono sincera, nel momento in cui scrivo lo faccio esclusivamente per me stessa, vivo la musica in modo molto personale e intimo, non c’è qualcosa che da subito voglio trasmettere; lo faccio perché sento l’esigenza di dire qualcosa. Se poi all’interno di questo sfogo, qualcuno ricava un messaggio preciso, vuol dire che ci siamo capiti e questo è bellissimo.
Parliamo delle pregiate esperienze di live, concerti e concorsi?
A livello formativo, ciò che più mi ha aiutato è stata la stessa Accademia dell’etichetta di cui faccio parte, credo di aver fatto pace con il palco in quelle occasioni di live.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Ci sono artisti che adoro e altri che non comprendo fino in fondo, ma non sono d’accordo con chi condanna e demonizza la scena musicale di oggi, ogni momento storico ha avuto il suo “best of”. Mi piace la sperimentazione sui suoni e sulla voce, ad esempio il progetto di Madame, gli accenti spostati la voce trattata in modo peculiare, versi poetici, questa è la modernità che mi piace.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigliate di ascoltare?
Essendo questo il mio primo singolo, non posso che consigliarvi di ascoltare le cose nuove che usciranno presto!
Come stai vivendo da artista e persona questo periodo del covid-19?
Il covid-19 è una prova di resistenza per tutti noi artisti, i live mancano come l’aria e la musica dal vivo è una dimensione magica a cui non si può rinunciare. Se noi resistiamo, i lavoratori dello spettacolo sono davvero in difficoltà e spero finisca tutto il prima possibile. Volendo trovare dei lati positivi in tutta questa follia direi che sicuramente stiamo cercando nuovi modi di arrivare alle persone e che ci si può concentrare al massimo sul lavoro in studio, rimboccarsi le maniche e darsi da fare.
Quali sono i programmi futuri?
I programmi futuri in questo momento convergono nell’uscita del nuovo singolo, non vedo l’ora che sia di tutti!