Accogliamo calorosamente e spalanchiamo le nostre curiose orecchie a Stacy B, artista poliedricA che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnatA nella promozione del lavoro Nothing At All, condividiamo con felicità l’intervista a Stacy B, grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! Entriamo più a fondo nella vita e nelle opere, Stacy B si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Ma largo ai convenevoli, diamo un caloroso benvenuto a Stacy B!
Com’è nata tua la passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata praticamente insieme a me. Fin da bambina ho sempre cantato, e sono convinta che tutto sia partito da mia mamma. Lei ha sempre cantato, e spesso cantavamo insieme: sono momenti che porto ancora nel cuore e che mi hanno fatto capire quanto la musica fosse parte di me. È come se fosse sempre stata lì, una presenza naturale, spontanea… qualcosa senza cui non potrei stare.
Cosa significa e com’è nato il nome Stacy B e il suo personaggio, il suo sound?
Inizialmente avrei voluto mantenere il mio vero nome, Anastasia, perché è parte di me. Però esiste già una cantante molto famosa con un nome praticamente identico, Anastacia, e non volevo che la gente mi associasse subito a lei o pensasse che stessi copiando. Tra l’altro è una coincidenza bellissima: quando mia mamma mi ha dato il nome Anastasia, aveva proprio pensato alla cantante Anastacia, perché la amava tantissimo. Così ho deciso di cercare un nome che mi rispecchiasse davvero, anche perché canto soprattutto in inglese. Avevo pensato a Stasia, ma volevo qualcosa di più pop, più moderno e internazionale… ed è nato Stacy. La B è semplicemente l’iniziale del mio cognome, Battaglia, un pezzo di me che porto sempre. Il mio sound nasce dalle influenze pop e pop-soul che ascolto: da Bruno Mars a James Arthur, da Olivia Rodrigo ad Adele. È un pop emotivo, sincero, molto legato alla voce e alle sensazioni.
Come descriveresti la nascita di Nothing At All?
“Nothing At All” è nata dopo una rottura importante della mia vita. In quel periodo stavo scrivendo tanto, avevo proprio bisogno di sfogarmi e mettere in musica quello che provavo. Questo brano è uno dei testi che mi rappresentano di più di quel momento, perché racconta quel vuoto e quella sensazione di perdita che ho vissuto. Non è l’unico brano importante che ho scritto, ma è uno che sento molto e che descrive bene ciò che avevo dentro in quel periodo.
E com’è nato il suo videoclip?
Il videoclip è nato grazie al supporto del mio team. In particolare i miei produttori, Luca Cocconi e Simone Sighinolfi, insieme al regista Lorenzo Brisolin, mi hanno aiutata a trasformare l’emozione del brano in immagini. Abbiamo costruito un concept visivo semplice ma fortissimo, che rappresentasse quel senso di vuoto, nostalgia e solitudine che racconta la canzone.
È prevista l’uscita di un disco?
Al momento no, non è previsto un disco, ma sto lavorando a nuova musica. A breve usciranno altri due singoli che faranno crescere ancora di più il mio progetto.
Cos’è per te l’arte, la musica?
Per me la musica è vita. È la cosa senza cui mi sentirei persa. Canto sempre, ascolto musica continuamente… è una presenza costante e naturale. La musica è il mio modo di esprimere quello che sento, anche quando non so dirlo a parole.
Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Attraverso le mie canzoni voglio trasmettere quello che sento davvero. Voglio che chi ascolta possa ritrovarsi nelle mie parole, nei miei stati d’animo, in quello che ho vissuto. Non cerco storie perfette, cerco verità. Se qualcuno ascoltando un mio brano si sente meno solo, allora ho fatto la cosa giusta.
Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Studio canto da quando ho dieci anni e da allora faccio parte di una scuola dove ogni anno realizziamo live e performance, soprattutto cover rock, pop e soul. Per ora non mi sono ancora esibita in concerti miei, perché sto costruendo il mio pubblico e il mio progetto passo dopo passo, ma in futuro mi piacerebbe tantissimo portare la mia musica sul palco. Per quanto riguarda i concorsi, mi piacerebbe partecipare a contest importanti come X Factor: sarebbe una bellissima sfida.
Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
Sono sempre stata più legata alla musica inglese e spagnola, e infatti mi viene spontaneo scrivere in inglese. La scena italiana ha tante cose belle, ma personalmente faccio molta fatica a scrivere in italiano, anche se vorrei iniziare a farlo di più. Se potessi cambiare qualcosa, forse darei più spazio alla sperimentazione e a generi che in Italia vengono meno valorizzati, e più attenzione alle voci emergenti che vogliono proporre qualcosa di diverso dal solito.
Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?
Al momento “Nothing At All” è il mio unico brano pubblicato, ma presto usciranno altri due singoli. Saranno molto diversi tra loro e mostreranno altre sfumature del mio sound.
Quali sono i tuoi programmi futuri?
I miei piani futuri sono continuare a scrivere, pubblicare nuovi singoli e crescere sempre di più come artista. Voglio costruire un percorso solido, farmi conoscere dal pubblico e arrivare un giorno a portare la mia musica su un palco tutto mio. Passo dopo passo, senza fretta, ma con tanta determinazione.