Un caffè con Carola tutto sulla sua vita e su “Niagara”

Un caffè con Carola tutto sulla sua vita e su “Niagara”

Straordinaria e interessante intervista oggi a Carola , artista poliedrica che sta raccogliendo ampi consensi sulle piattaforme digitali e non solo. Recentemente impegnata nella promozione del lavoro “Niagara”, condividiamo con piacere l’intervista a Carola , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Carola si svelerà con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Entriamo nel vivo dell’intervista e diamo un caloroso benvenuto a Carola !

Com’è nata la tua passione per la musica?
La musica è sempre stata il mio modo di dialogare con il mondo. Da bambina mi rifugiavo nelle canzoni per capire le emozioni, sia le mie che quelle degli altri. Col tempo è diventata un linguaggio naturale, l’unico in cui mi sento completa. Non è stata una scelta, è stata una “chiamata”.

Dietro un personaggio possono esserci 1, 100 o 1000 persone. Chi è Carola e chi è il suo personaggio? Prima l’uovo (il testo) o la gallina (la musica)?
Carola è la parte più fragile, sensibile e curiosa. Il personaggio è un amplificatore: prende ciò che sono e lo rende scenico, più grande, più simbolico. Ma non c’è una maschera, solo sfumature diverse della stessa persona. Per “Niagara” è nata prima la musica, che è stata la prima cosa che mi ha colpita.

Com’è stato il processo di creazione di “Niagara”?
“Niagara” è un brano che non ho scritto io, ma sono stata aiutata dal mio team, ho modificato certe parti. “Niagara” è nata in modo spontaneo, proprio come “Vertigine”, la mia canzone precedente.

Si sa che un’immagine vale più di mille parole, ma le note non sono da meno! Il lavoro è stato valorizzato da una videoclip?
Assolutamente sì. La clip ha dato corpo e visione all’energia del brano. È come se avesse aggiunto una dimensione: quella visiva, emotiva, simbolica. A volte le parole non bastano, e le immagini completano l’esperienza, la rendono più vicina a chi ascolta.

È prevista l’uscita di un disco?
Per il momento no, magari in futuro, chi lo sa!

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?
È stato un percorso di ricerca e crescita. Ho imparato a conoscermi, a fidarmi delle mie scelte, a non avere paura di sperimentare. Ho incontrato persone straordinarie, ho vissuto momenti difficili e altri meravigliosi. Ogni tappa mi ha costruita un pezzo alla volta.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?
Voglio trasmettere verità emotiva. Non mi interessa essere perfetta, ma autentica. Parlo di vulnerabilità, di cambiamento, di forza interiore. Mi piace raccontare ciò che accade quando ci lasciamo attraversare dalle emozioni invece di scappare.

Parliamo delle tue preziose esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?
Ho cantato su diversi palchi sia in Italia che in Spagna. Ho tanta voglia di tornare live e sentire il calore delle persone!

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?
La scena italiana è ricca, vivace e in continuo movimento. Ci sono tantissimi talenti, soprattutto da scoprire. Se potessi cambiare qualcosa, sarebbe guardare meno il personaggio e più l’arte che veramente si vuole portare.

Oltre al brano in promozione, quale altro ci consigli di ascoltare?
Ovviamente “Vertigine”, al quale sono molto legata.

Quali sono i tuoi programmi futuri?
Sto lavorando a nuova musica, sono molto carica e sento l’esigenza di osare. Voglio continuare a crescere, sperimentare, sorprendermi e sorprendere. Il mio obiettivo è rimanere in movimento, sempre.