Incontriamo Gianluca Amore  artista , vita e curiosità partendo da “Sangria”

Incontriamo Gianluca Amore artista , vita e curiosità partendo da “Sangria”

Accogliamo calorosamente e spalanchiamo le nostre curiose orecchie a Gianluca Amore , artista poliedrico che ci vizia e seduce con la sua arte. Recentemente impegnato nella promozione del lavoro “Sangria”, approfondiamo con riconoscenza l’intervista a Gianluca Amore , grati e onorati per il suo tempo e la cortesia riservataci! In punta di piedi ma con la curiosità di un bambino entriamo nella musica e nella vita, Gianluca Amore si confiderà con noi con quelle che sono le collaborazioni, le esperienze, e i progetti futuri. Andiamo a capofitto a fondo e diamo un caloroso benvenuto a Gianluca Amore !

Com’è nata tua la passione per la musica?

Insieme a me, forse addirittura nel grembo materno; i miei genitori e mia sorella maggiore sono sempre stati appassionati di (buona) musica e credo di averla sempre respirata.

Usa tre aggettivi (e perchè) per descrivere “Gianluca Amore ” e il suo personaggio…

Soul, intenso, sincero.

Come è stato concepito il lavoro “Sangria”?

La canzone è nata sulla spiaggia di Malaga, di fronte al mare, mentre un venditore di Sangria passava a vendere le sue bevande, e io volevo decisamente sentirmi più leggero.

E com’è nato il suo videoclip?

Volevo trasmettere un’idea di libertà, gioia, divertimento, amicizia. Il godersi il presente, un sorriso, uno sguardo.

Il lavoro fa parte di una serie di uscite che culminerà in un disco?

Al momento no.

Com’è stato il percorso dall’esordio ad oggi?

Direi articolato, talvolta travagliato, sempre in evoluzione, con gradi crescenti di consapevolezza; a vent’anni sapevo solo che mi piaceva cantare, ora so che voglio fare questo lavoro.

Quali sono i contenuti che vuoi trasmettere attraverso la tua arte?

Mi piacerebbe trasmettere, intanto, buona musica, in cui le persone possano trovare un momento di godimento.


Parliamo delle tue pregiate esperienze di pubblicazioni, live, concerti o concorsi?

Tra le tante cose fatte, sono molto felice di aver vinto, a giugno, due festival (Evoli Festival e Musica Bella Festival) e di essere in finale al Fatti Sentire.

Cosa ne pensi della scena musicale italiana? E cosa cambieresti/miglioreresti?

Credo che in Italia, oltre ai circuiti mainstream, ci sia tantissima arte emergente e indipendente che meriterebbe più occasioni e cassa di risonanza.

Oltre al lavoro in promozione quale altro brano ci consigli di ascoltare?

Sicuramente, “Fuoriluogo”, un brano soul in italiano, che racconta le frustrazioni di un artista ma anche di tutti noi, con ironia e leggerezza.

Quali sono i tuoi programmi futuri?

Diventare famoso!